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Rita Ciancio in concerto al Manfredi

print26 giugno 2013 17:36
(AGR) Il prossimo 28 giugno il teatro Manfredi ospiterà una serata straordinaria dedicata alla musica classica e ad una giovanissima pianista e compositrice di Ostia: Rita Ciancio, un autentico talento che ha fatto della musica una delle sue ragioni di vita. Presenterà la serata l’attrice Laura Schettino e con Rita Ciancio si esibiranno: il Soprano Sabina Collura ed il pianista Raoul Meloncelli.Ingresso ad offerta libera. L’incasso sarà interamente devoluto al “Centro per la vita di Ostia”. Ospiti d’eccezione della serata, saranno due grandi musicisti, la prof.ssa Alessandra Meloncelli, insegnante di Rita ed il prof. Benedetto Giuseppe Fornari. Diciotto anni appena compiuti, minuta, timida ma determinata: Rita Ciancio ha scelto di stupire, al secondo anno di composizione ha già musicato brani per i quali avrebbe dovuto avere conoscenze di oltre dieci anni: creare musica è facile quando è l’istinto che ti guida, che indica alle mani dove andare sulla tastiera del pianoforte, per Rita è iniziato come una sfida ed ora, tutto si è trasformato in qualcosa di più profondo, in una speranza concreta per il futuro.D. Che cosa vuoi esprimere con la tua musica?> R. Nei miei brani c’è la vita quotidiana, le esperienze di tutti i giorni. All’inizio era una sorta di gioco, traducevo in musica le mie sensazioni, le mie idee. La musica nasce da emozioni che cerco di trasformare in ritmo e di coinvolgere gli ascoltatori. La musica per me è soprattutto una maniera concreta per comunicare, per emozionare, per raccontare la nostra vita sociale, per sottolineare le nostre conquiste, le nostre richieste. Non mi sono resa conto subito di quello che stavo facendo. Ho iniziato a scrivere musica perché volevo fare qualcosa di importante. Poi ho fatto ascoltare il brano al M° Alessandra Meloncelli che mi ha subito chiesto dove avessi imparato a comporre….Era la prima volta, lo giuro. Rita Ciancio ha iniziato a scrivere composizioni di musica “minimalista”, un genere sviluppatosi negli anni ’60 negli Stati Uniti, riservate ad un solo strumento, in questo caso, il pianoforte. Ma Rita non si è fermata qui, le sue ultime “opere” musicali prevedono anche la partecipazione di orchestrali e la presenza di più strumenti. Un vero e proprio salto di qualità, che ha toccato l’apice in “Struggimento” (il nome del brano). D. La musica nel tuo futuro. Quali gli obiettivi di Rita?> R. Per me, questo momento è come vivere un sogno. Avevo sempre desiderato da bambina di suonare e soprattutto suonare la musica che avrei scritto io….Oggi sono al primo gradino di una scala ripida che potrebbe trasformare questa mia esperienza in una professione. Il mio obiettivo è quello di continuare a sognare e non svegliarmi mai. E la musica può aiutarmi. D. Suonare al teatro Manfredi è già un grande risultato, vuoi ringraziare qualcuno per essere arrivata fin qui?> R. Innanzitutto la mia famiglia, i maestri ed i professori d’orchestra che mi sono stati ad ascoltare. Suonare sul palco del Manfredi lo sognavo da piccola. Oggi è una realtà straordinaria come tutta la serata che è nata attorno alla mia musica. Non riesco a dire altro.

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