Ostaggi al Manfredi di Ostia
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In scena: Michela Andreozzi, Gabriele Pignotta, Pietro Genuardi, Silvana Bosi, Jonis Bascir. In Ostaggi si rappresenta una metafora divertente delle disuguaglianze sociali, economiche e razziali.Un uomo, dopo aver rapinato un istituto bancario, per sfuggire alla polizia tiene in ostaggio, in una panetteria, quattro persone. L’uomo inizia una tormentata trattativa con le forze dell’ordine, in un progressivo batti e ribatti di proposte e controproposte.La situazione risulta difficile e bizzarra a causa della tipologia degli ostaggi che casualmente si trovavano nel negozio al momento dell’irruzione.
Oltre al panettiere, proprietario del locale, infatti, sono presenti nel locale un’anziana pensionata, una prostituta dai modi sbrigativi e anticonvenzionali ed un extracomunitario. All’interno di questa piccola comunità iniziano a sorgere contrasti, ostilità e una “divertente” lotta per la sopravvivenza.
L’obiettivo è: come rimanere in vita evitando al contempo, sia un’irruzione della polizia, sia le ritorsioni del bandito. Alla fine, però, emerge una straordinaria e commovente solidarietà che finirà per unire, da una parte il sequestratore e dall’altra i sequestrati. Per riassumere: “Ostaggi” è una commedia movimentata, una sorta di specchio in grado di riflettere l’anima di una comunità che, a dispetto della disgregazione che attualmente viviamo, ritrova, invece, un’umanità solidale.
Ostaggi Scritto e diretto da Angelo Longoni
Con Michela Andreozzi – Gabriele Pignotta – Pietro Genuardi – Silvana Bosi – Jonis Bascir; Musiche Jonis Bascir;Scene Francesco Ghisu; Costumi Margherita Longoni