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La fortuna con la Effe maiuscola

print09 gennaio 2012 15:17
(AGR) ( AGR ) Un amore smisurato per la commedia napoletana e, in particolare, per il repertorio di Eduardo De Filippo. E come può essere diversamente considerato che stiamo parlando di Mario Antinolfi, napoletano doc che ogni anno porta in scena perle della drammaturgia partenopea. Questa volta Mario Antinolfi e la compagnia “Attori&company”, si cimentano in un capolavoro quel “La fortuna con la Effe maiuscola”, scritta da Eduardo De Filippo assieme ad Armando Curcio, in scena, fuori cartellone, al teatro Nino Manfredi dal 10 al 15 gennaio. Come di consueto, nelle opere eduardiane il perfetto cocktail tra ironia e melanconia consentono di ottenere un risultato esaltante, coinvolgendo pubblico e interpreti. Parola d’ordine dunque “emozionare” e questo testo del 1942 ci riesce molto bene. Il dolore e le lacrime si mescolano alla perfezione con situazioni grottesche e paradossali che servono per meglio entrare nella storia. Eduardo e Curcio con i loro dialoghi mandano in sala sentimenti universali che nessun tempo e nessuna moda possono manomettere. Ed allora ecco il tema della povertà affrontato e raccontato con estrema semplicità come lo stesso Antinolfi sa fare. Il tema del tirare a campare come solo a Napoli si sa fare. Il protagonista Giovanni vive con la sua sempre sconfortata moglie Cristina che fa della rassegnazione il pane quotidiano. E poi c’è il cognato Erricuccio, uomo rimasto bambino. Sempre alla ricerca della sospirata fortuna Giovanni si mette nei guai. Ma dopo le vicissitudini torna il sereno, la famiglia si riunisce e tutto si ricompone. Mario Antinolfi, ancora una volta, ha la capacità di saper cogliere l’essenza e lo spirito del testo originario per riproporlo e riadattarlo rispettando l’originale. Rispetto anche per la lingua pur lasciando ampio spazio alla chiarezza delle parole. Altra prerogativa delle rappresentazioni di Antinolfi è la “colonna sonora”, affidata come sempre a Roberto Antinolfi.

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