Il tormentone musicale dell'estate 2009
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Giuseppe Pinna
La storia e' presto detta: la ragazza tradisce il fidanzato, un commercialista sardo (come e' nella realta' Giuseppe Pinna, il cantante in questione, in arte Giupinna) con un giovane turco che le offre uno irresistibile kebab (che e' il titolo della canzone). Lui, al contrario, si chiede perche' la ragazza non preferisca ripiegare sui piu' tradizionali alimenti sardi: formaggio e mirto.
Un brano razzista? "Macche' - spiega Pinna - si tratta di un vero inno alla distensione dei rapporti Occidente-Oriente che passa attraverso la nostra sana e casereccia cultura culinaria".
Una canzone di “disimpegno” che in realtà dice molto di più di quanto non vorrebbe, cantata e interpretata dal Dottore Commercialista Giuseppe Pinna, in arte “Giupinna”. Un vero segnale di pace, camuffato con l’ironia tipica dei dilettanti, che prende la canzone pop, tormentone estivo, per inquadrare, molto meglio di certi cronisti e addetti ai lavori, quello che ci sta succedendo a livello sociale.
Si parla di multietnicità, di società civile e globalizzata, di convivenza, di tradizioni, ma ogni giorno milioni di ragazzi mangiano il kebab, il felafel, il cous-cous, spesso ignari che esistono anche “porceddu”, “pane carasau”, “malloreddus” e “cannonau”.
Giupinna lo sa e lo canta auspicandosi che tutto ciò serva realmente a vedere una società migliore in cui un sardo di Luras (in Gallura), che mangia il kebab, possa essere ascoltato, cantato e, perché no, anche ballato nel Magreb come in Europa e negli altri continenti.
Giupinna ci crede e ci ricorda che è pur sempre un Commercialista abituato a conti, bilanci e dichiarazioni; in questa “dichiarazione d’amore” per il kebab ci mette un’autoironia e un’intelligenza che solo certi sardi possono avere.