Colori proibiti
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27 marzo 2013 12:17
(AGR) “Colori Proibiti”, “Kizuna” e “Seconda Circe”, sono tre piccoli capolavori dei danzatori della Compagnia Excursus, in scena da questa sera e giovedì (Colori Proibiti), venerdì 29 marzo (Kizuna e Seconda Circe) alle ore 21.30 - Casa delle Culture, Via di San Crisogono, 45- Roma. Si tratta, davvero, di u>n gran bel regalo pre pasquale quello che la compagnia Excursus mette in scena oggi, domani e venerdì alla Casa delle Culture. Anzi tre regali, tre diversi spettacoli, tutti prodotti dalla compagnia Excursus, diretta da Ricky Bonavita e Theodor Rawyler, con un unico meraviglioso denominatore comune, le atmosfere eleganti, sensuali, passionali e rarefatte tipiche di questa compagnia di danza internazionale che non delude mai. Ma andiamo per ordine. Si comincia questa sera, alle ore 21.30 con “Colori Proibiti”, capolavoro dello scrittore giapponese Yukio Mishima, il cui titolo originale è Kinjiki, un gioco di parole che sta ad indicare proibito, ma pure colore e, anche, amore erotico, così come quei colori che nell’antico Giappone era proibito di indossare a persone di rango della corte imperiale. Mettendo insieme tutti questi ingredienti, già considerati “scandalosi” nel romanzo di Mishima pubblicato alla metà del ‘900, Ricky Bonavita (celebre per il suo personale linguaggio stilistico e tecnico, docente presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma, coreografo e danzatore con esperienze professionali in tutto il mondo) mette in scena una riflessione sui rapporti amorosi intergenerazionali. Il coreografo esplora la relazione fra i due protagonisti maschili di diversa età ed esperienza di vita, restituendone le incertezze e le fragilità, ma anche il pathos e la complicità dei corpi. La presenza di un personaggio femminile, silenzioso e appassionato, evidenzia i limiti di questa relazione e allo stesso tempo la sofferenza che implica. I danzatori Valerio De Vita, Enrica Felici, e lo stesso Ricky Bonavita, con i loro corpi frementi e fluttuanti fanno vivere i tormentati personaggi del romanzo di Mishima.
Nella convinzione che “produrre” significa anche sostenere nuovi talenti, la Compagnia Excursus investendo nella diversificazione della proposta artistica e valorizzando nuovi linguaggi coreografici, pur mantenendo una propria specifica cifra stilistica, mette in scena venerdì 29 marzo, (sempre alle ore 21.30) “Kizuna”, ideogramma e parola giapponese che significa “Legami”, una coreografia che vuole essere un omaggio a tutti quei legami che vanno oltre le scelte, i continui spostamenti, i cambi di residenze, quei legami senza un perché, senza un fine, che si nutrono del silenzio e dell’assenza, quei legami che continuano a farci crescere, a farci cadere maschera dopo maschera, per portarci verso l’essenza più pura di noi. I due danzatori – Benedetta Capanna e Stefano Fardelli,si ritrovano così a ricreare col loro corpo questo simbolo, sigillando legami senza tempo, nell’apparente labirinto della vita.A seguire, “Seconda Circe”, con Emiliano Solferino e Giordano Novielli, esplorazione della mitica figura della maga Circe, con aspetti che dalla dimensione del racconto viaggiano verso una situazione scenica sospesa fra concretezza e astrazione, in un incantesimo che cattura lo spettatore, trasportandolo in altri luoghi ed altre atmosfere.
Manuela Minelli>Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti