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''Chat a due piazze''

print11 gennaio 2010 23:39
''Chat a due piazze''
(AGR) Un cast di tutto rispetto nel quale spicca la presenza di Raffaele Pisu, un testo di un grande della drammaturgia come Ray Cooney, la regia affidata a Gianluca Guidi (ormai lanciato sulle orme del padre Jonny Dorelli) e le musiche di Armando Trovaioli.
Inizio d’anno “alla grande” per il teatro Nino Manfredi di Ostia che prosegue la programmazione del suo cartellone 2009/2010 con “Chat a due piazze”.
La versione di Gianluca Guidi è ambientata a Roma. Tutto va a gonfie vele per Mario Rossi, tassista, sposato da vent’anni con Barbara con la quale vive a piazza Irnerio e allo stesso tempo sposato con Carla con la quale vive, a pochi chilometri di distanza, a piazza Risorgimento. Il classico triangolo insomma che fa rivivere un’altra celebre commedia, quel “Taxi a due piazze”, rimasto un classico del teatro internazionale.
Mario ha due figli adorabili, Alice a piazza Irnerio… e Giacomo, a piazza Risorgimento. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, riesce per anni a vivere nascondendo la verità. La vita gli sorride, il suo segreto è al sicuro, fino a quando un giorno i suoi due figli, una ragazza della prima famiglia e un ragazzo della seconda, si conoscono in chat su internet, e decidono di incontrarsi…A questo punto il povero tassista, aiutato dall’amico Walter, cercherà con ogni mezzo di mantenere il segreto della sua doppia vita. Quel che ne segue è una progressione di equivoci, coincidenze e bugie che, con un ritmo infernale, ci porteranno ad un finale inaspettato.
Come in tutte le farse di un maestro della comicità come Ray Cooney, vizi e debolezze umane danno lo spunto per creare un meccanismo irresistibile di situazioni esilaranti che finiranno per implodere una dopo l’altra. Seguito della famosissima pièce dello stesso Cooney “Taxi a due piazze”, recitata da Johnny Dorelli nel 1986 e poi ripresa dal figlio Gianluca Guidi in tempi più recenti e al quale è stata affidata la regia di questa nuova scoppiettante commedia al ritmo di Facebook.

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