Accidentali...coincidenze
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E perché il biondo commissario ha per ognuno di loro una cartellina personale in cui sono racchiusi segreti, vita e scheletri nell’armadio, se i nove convenuti sono chiamati soltanto a testimoniare su una tragedia di cui peraltro non hanno visto e non ricordano nulla?
E’ quello che il pubblico del Teatro Arvalia (Via Quirino Majorana, 139) arriverà a capire soltanto poco prima che il sipario si chiuda e allora sì che l’emozione sarà forte!
Il testo teatrale della compagnia Logos “Accidentali Coincidenze”, andato in scena ieri sera in un teatro completamente pieno e che resterà in cartellone fino a domenica, è frutto di ognuno degli attori della compagnia ed è stato poi rielaborato e sceneggiato da Valentino Pucciarelli (il commissario) e portato in scena da Arianna Donati.
Un’eterogenea comitiva di sconosciuti, formata da una suora obesa, una commercialista svampita, una ragazza cieca e la sua segaligna assistente, un ex galeotto tatuato, uno scrittore di best sellers in crisi creativa-esistenziale, un padre e una figlia attori di teatro di dubbio talento e un’adolescente ribelle, vengono chiamati a testimoniare sulla vicenda di un pullman precipitato in un burrone che viaggiava proprio davanti a quello su cui viaggiavano tutti loro.
Alle insistenti domande del commissario nessunopare ricordare nulla, del resto era quasi mezzanotte, chi dormiva, chi sonnecchiava, chi ascoltava musica. Ma la cosa si complica quando il signor Commissario (lo straordinario Valentino Pucciarelli) tira fuori dei fascicoletti rossi in cui è racchiusa la vita di ognuno di loro, soprattutto quei fatti personali che ognuno di loro vorrebbe cancellare. E così il perfido commissario (“Io rispondo a degli ordini superiori, il mio compito è solo quello di farvi prendere coscienza” dirà per giustificarsi) si diverte e stuzzicarli con domande sempre più incalzanti, finché ognuno si racconterà, perderà la pazienza, troverà la propria verità e si renderà conto di quel che è o, meglio, di quel che non è più. Intanto sulla scena il Tempo si è fermato.
Tutto giocato sul rosso e nero, chiare le metafore di Vita e Morte, con una musica delicata e struggente a fare da sottofondo, “Accidentali Coincidenze” è un lavoro intelligente, ben scritto, ben fatto e ben recitato, con un epilogo che lascia diversi spunti di riflessione, oltre che basiti quando si comincia a capire dove vuole arrivare il Signor Commissario, portato in scena da una compagnia (ma la regista preferisce chiamarlo “Gruppo”) di attori non professionisti – nel senso che provengono da un laboratorio teatrale ed ognuno nella vita si guadagna il pane facendo altro – ma assai credibili e professionali.
“Due anni fa, mentre provavamo Feydeau, ci siamo interrogati sul perché le persone dovrebbero andare a vedere uno spettacolo – spiega la regista Arianna Donati – E anche su cosa vale la pena vedere, cosa vale la pena raccontare. Nell’arco di due anni il laboratorio si è trasformato con un processo lento e virtuoso in un gruppo, Logos, perché la ricerca spesso è un viaggio a ritroso, alla scoperta delle proprie radici, in continuo mutamento e in perenne movimento. Così è nata la Scintilla, “Accidentali Coincidenze”, un viaggio organizzato solo a metà e un tempo fermo che accompagna i protagonisti alla meta, una meta che neanche loro conoscono”.
“Accidentali Coincidenze”, oltre ad essere un esempio di teatro che vorremmo vedere più spesso,vanta l’attrice più giovane che mai abbia calcato un palcoscenico, la piccola Claudia Pucciarelli, di soli trentanove giorni, che diventerà il simbolo della rinascita e della Vita.
di Manuela Minelli