Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Mr Panettone, il re dei dolci natalizi, la vera storia

Una fetta di delicato sapore natalizio Dal 1495 il “Pan de Toni”, primeggia incontrastato a Natale su tutte le tavole degli italiani e di mezzo mondo. La forma attuale si deve al talento di Angelo Motta negli anni ‘20 del novecento; una rivoluzione non tanto sugli ingredienti quanto nella forma

printDi :: 11 dicembre 2024 10:37
Il Panettone Motta ph credit Luinetti Domenico

Il Panettone Motta ph credit Luinetti Domenico

(AGR) di Rita Di Prima

Nell’immaginario comune non può esserci Natale senza un Panettone a tavola, il re dei dolci natalizi si impone come il più desiderato tra gli ospiti nelle case delle famiglie in festa per la santissima ricorrenza.

 
Un'associazione simbolica tra le due cose ben consolidata negli anni, Natale e Panettone, l'uno non può escludere l'altro. Il Panettone, dolce natalizio per antonomasia, giunge a noi attraverso un percorso di tradizione pasticciera lungo nel tempo. Una storia secolare la sua, che affonda le radici nel tardo medioevo tra racconti popolari e storie vere; le originii di questo caratteristico dolce natalizio sono da ricercare all’interno di macchinose ipotesi che hanno dato vita a diverse correnti di pensiero dal momento che non sembrano esistere prove documentali certe e tantomeno testimonianze verificate. La versione che sembra accomunare maggiormente le ipotesi di moltissimi stimatori e di tanti esperti e studiosi delle tradizioni popolari sembra essere quella legata a un garzone di nome Toni al tempo di Ludovico Maria Sforza detto il Moro nel 1495 a Milano. In quel Natale del 1495, il cuoco di Ludovico il Moro fu incaricato di preparare un dolce per l’illustre ospite Leonardo da Vinci.

Durante la preparazione del dolce qualcosa andò storto e il cuoco, immaginando la reazione non certo morbida del Duca di Milano si disperava tra i fornelli della nobile cucina in preda al panico e in cerca di un rimedio, quando Toni, garzone e sguattero anch’egli alla corte degli Sforza, gli andò in aiuto. Toni aveva messo da parte un panetto di lievito madre per festeggiare il Natale con la sua famiglia, lo prese, lo lavorò con farina, uova, zucchero e uvetta e, impastandolo più volte, diede vita a un dolce morbido e profumato. Fu un successo, il dolce ricevette il plauso di tutta la Corte, lo stesso Ludovico volle congratularsi con l’umile garzone e con il cuoco che grazie al provvidenziale intervento dell’umile servo si salvò dalle ire del Duca. Dunque, era nato il “Pan de Toni” che attraverso una secolare metamorfosi cacofonica era diventato quello che oggi è conosciuto al mondo intero col nome di “Panettone”. Ingredienti a parte, rimasti sostanzialmente gli stessi utilizzati dal garzone alla corte dgli Sforza, la forma attuale del tipico dolce natalizio si deve al talento di Angelo Motta negli anni ‘20 del novecento; una rivoluzione non tanto sugli ingredienti quanto nella forma.

Il geniale pasticciere di Gessate in provincia di Milano, pensò di aumentare la quantità di uova e burro nell’impasto e riporre il tutto in un pirottino, una sorta di mortaio allungato, per favorirne lo sviluppo in verticale anzichè in orizzontale e, per rennderlo più soffice ed accattivante, utilizzò una guaina di cartone con cui fasciare il dolce; così facendo, durante la cottura il dolce superava la carta in altezza, assumendo la caratteristica forma a fungo, una base cilindrica e il "cappello" che fa assomigliare il dolce a un tappo di champagne.

Un successo immediato ed inaspettato anche per lo stesso ideatore Motta.Allora stesso imprenditore di Gessate si deve anche l’industrializzazione del tipico dolce, una produzione di massa che raggiunse ogni angolo del territorio italico riempendo gli scaffali di tutti i supermercati e portando gli italiani a immaginare come impossibile un Natale senza il caratteristico dolce nelle tavole. Il “Pan de Toni” o Panettone, comunque sia quel dolce dalla forma inequivocabile, è diventato sinonimo di festa, ma non di una festa qualsiasi, bensì della regina delle feste, il Santo Natale, una ricorrenza festeggiata in tutte le comunità cristiane del mondo intero.

Photo gallery

Il Panettone stand dinanzi Duomo di Milano ph credit Luinetti Domenico
Il Panettone Motta ph credit Luinetti Domenico

Approfondimenti

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE