Saldi dal 2 gennaio nel Lazio
(AGR) Si conferma la fragilitàdei segnali di miglioramento presenti all’interno del sistema economico e la sofferenza, già in corso da tempo, di comparti quali l’alimentare, l’abbigliamento, le calzature e i mobili: è il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sul consumo diffusi dall’Istat.La spesa delle famiglie, infatti, si sta concentrando suacquisti di altri beni e servizi non oggetto della rilevazione dell’Istat, come ad esempio il rinnovo del parco auto grazie agli incentivi.
Questo dato – conclude la nota dell’Ufficio Studi -in presenza di una inflazione modesta conferma una sostanziale stabilizzazione della domanda negli ultimi mesi. Intanto, nonostante la contrarietà di Confcommercio e Confesercenti, le attuali condizioni istituzionali della Regione non consentono di intervenire con una modifica legislativa per posticipare i saldi invernali.
Difatti, nel corso di una riunione convocata dall’assessore alla Pmi, Commercio e Artigianato della Regione Lazio, Daniele Fichera, sulla questione della data di inizio dei prossimi saldi invernali, fissata dalla normativa vigente al 2 gennaio 2010, le associazioni del settore moda di Confcommercio e Confesercenti hanno ribadito la loro contrarietà ad un inizio così anticipato ed hanno evidenziato anche problemi relativi all’allestimento dei negozi e al controllo.
Nel corso dell’incontro si èverificato che le attuali condizioni istituzionali della Regione non consentono di intervenire con una apposita modifica legislativa che possa risolvere il problema entro il prossimo 2 gennaio. La prossima sessione invernale dei saldi, dunque, non subirà spostamenti di date.