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La benzina costa troppo

print27 agosto 2011 18:19
distributore

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(AGR) Non sarà certo la polemica voluta dall’Unione Petrolifera sui riferimenti del prezzo del petrolio tra quelli WTI e BRENT a farci distogliere dalla nostra pervicace volontà di verificare e controllare gli andamenti dei prezzi dei carburanti. Si chiede di fare raffronti solo con i prezzi del Brent? Bene facciamoli!>

In questi giorni la quotazione si attesta attorno a 108 Dollari al barile (cambio Dollaro - Euro a 1,44). Per trovare un identico punto di confronto bisogna prendere in considerazione il periodo a cavallo di Gennaio e Febbraio 2011 con identica quotazione rettificata con il cambio Euro - Dollaro a 1,35/1,36.

In quei giorni la benzina veniva venduta a 1,46 €/l ed il Gasolio a 1,34 €/l.

È evidente a tutti come ad oggi vi sia un differenziale di 14 cent. in più sul prezzo di quei due carburanti poiché la benzina viene venduta oggi attorno a 1,60 €/l ed il gasolio a 1,48 €/l. Di questi 14 cent. ve ne sono 7 causati da una sciagurata decisione dell’Esecutivo in carica che ha portato la benzina, tra aumenti dell’accisa e IVA, da 81 a 88 centesimi al litro di tassazione ed il gasolio da 65 a 72 cent.. Gli altri 7 cent. sono invece dovuti a quella che si può sempre definire “la doppia velocità del prezzo della benzina”, risorse che vengono ovviamente incamerati dalla filiera petrolifera.

Ribadiamo ancora una volta che:

ogni centesimo di benzina in più fa incassare in un anno 156 milioni di Euro.

Ogni centesimo di gasolio in più ne fa incassare 300 milioni.

Vi sono quindi maggiori entrate da parte della filiera petrolifera di 3 Miliardi e 192 Milioni ed identica cifra viene incassata dall’Erario per la maggiore tassazione.

A causa di tutto ciò l’automobilista, rispetto a febbraio 2011, paga 7 Euro in più al pieno e solo per costi diretti 168 Euro, a ciò si dovrebbe aggiungere per le ricadute sui prezzi dei beni trasportati circa 140€ annui in più (costi indiretti).

Come sempre tutto ciò per Elio Lannutti e Rosario Trefiletti è inaccettabile soprattutto in una fase di grave crisi delle famiglie e del Paese.

A quando verifiche, controlli, sanzioni e le necessarie riforme strutturali?>

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