Formazione, intesa tra Governo e parti sociali
(AGR) Accordo fatto sulla formazione professionale e il miglior utilizzo delle risorse disponibili per quest’anno, la cui stima è di 2,5 miliardi (provenienti dal fondo sociale europeo, dal fondo per l’occupazione del Ministero del Lavoro e dal prelievo dello 0,30 del monte salari).Governo, regioni e parti sociali hanno infatti raggiunto un’intesa su cinque linee guida per favorire il reimpiego dei lavoratori in cassaintegrazione, disoccupati o in mobilità.
Tra i punti dell'accordo ci sono il rilancio della cabina di regia nazionale per la rilevazione, a livello territoriale e settoriale, dei fabbisogni delle figure professionali; l’estensione del 'libretto formativo' come strumento di registrazione delle competenze, anche con il coinvolgimento degli enti bilaterali; il rilancio del contratto di apprendistato e, in particolare per gli over 50, i giovani e le donne, del contratto d’inserimento. Stabilito anche un sistema di accreditamento su base regionale e secondo standard omogenei di 'valutatori-certificatori' valorizzando il ruolo delle parti sociali e dei loro organismi bilaterali. Di rilievo pure la previsione di accordi di formazione lavoro per il rientro anticipato dei cassintegrati e la possibilità di impiego di parte delle risorse dei fondi interprofessionali per la formazione continua per i lavoratori soggetti a procedure di mobilità.
“Un traguardo importante nel percorso di concertazione tra Governo, regioni e parti sociali. La formazione si affianca agli altri strumenti per fronteggiare la crisi ed offrire nuove risposte ai problemi occupazionali”. Questo il commento di Confcommercio-Imprese per l’Italia Confartigianato, CNA, Casartigiani, e Confesercenti sull’accordo tra Governo, Regioni e parti sociali sulle linee guida sulla formazione 2010 firmato a Palazzo Chigi. Le Confederazioni sottolineano quindi che, grazie all’intesa, “sarà possibile utilizzare i Fondi Interprofessionali anche per iniziative di formazione dedicate ai lavoratori in difficoltèà e che rischiano l’espulsione dal mercato del lavoro”.
“L’accordo - aggiunge una nota - conferma il ruolo di primaria importanza delle parti sociali e della bilateralità per sostenere una formazione efficace e di qualità. Al termine del 2010 le parti valuteranno congiuntamente i risultati conseguiti e concorderanno le nuove iniziative in materia”.
“Positivo inoltre - conclude il comunicato congiunto – l’accordo di tutti i rappresentanti del mondo imprenditoriale e del lavoro dipendente".
(Fonte Confcommercio)>