FILP: Votata la fiducia sulla manovra, ma a breve ne arrivera’ una piu’ pesante
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Federazione indipendente Lavoratori Pubblici
Sono oneri che competono a chi governa. Chi detiene la maggioranza ha il dovere di decidere ed assumersi le conseguenti responsabilità. Nulla da eccepire. Ma su temi così importanti il confronto non è un fatto solo auspicabile: quando si tratta di decidere sul futuro di tutti i cittadini e della Nazione, decidere da soli, senza tenere conto delle istanze che provengono anche dalle parti sociali, rappresenta un primo segnale di irresponsabilità.
Il nostro giudizio sulla manovra è severissimo. Una manovra che si inserisce nel solco già tracciato da precedenti provvedimenti emanati dal Governo, tutti penalizzanti per i pubblici dipendenti!>
I lavoratori pubblici hanno già pagato un prezzo pesantissimo. Anche prima della crisi. Si è cominciato con la campagna diffamatoria, seguita a ruota da una riforma della P.A. (applaudita, tra l’altro, dai mass media) oltremodo lesiva della dignità dei lavoratori, per giungere all’attuale blocco dei contratti, dei percorsi di carriera e delle retribuzioni.
La manovra approvata continua su questa strada. Ci si dimentica, evidentemente, che il pubblico dipendente è anche un cittadino (di serie b come pare pensi qualcuno), che , come tale, sarà costretto ad affrontare anche l'altra quota di oneri che colpisce tutti i cittadini a partire dall’aumento dell’IVA.
Quindi una doppia penalizzazione. Anzi, vi è pure la beffa perché l’aumento dell’IVA che pagheranno tutti i cittadini va a coprire anche la mancata riduzione dei costi della politica, annunciata e poi come sempre ritirata.
Ma non finisce qui.
Sappiamo bene che questa manovra - come abbiamo già denunciato – non contenendo interventi di riforma strutturali, ha già il fiato corto. Lo sappiamo noi, ma lo sanno anche gli "operatori" dei mercati, che non dovranno attendere troppo per riprendere i propri attacchi speculativi. Siamo pertanto consapevoli che tutti i cittadini, ed in particolare i dipendenti pubblici, da qui a poco saranno nuovamente oggetto dell’ "attenzione" del Governo, con ulteriori provvedimenti che peseranno inesorabilmente soprattutto sulle tasche di chi paga ed ha sempre pagato. Già si intravede l’ombra della scure.
Detrazioni fiscali, assegni familiari, liquidazioni, pensioni, assistenza, e quant’altro la sconfinata fantasia dei tecnici ministeriali riuscirà a partorire. Difficile fare previsioni (se non quella che il Pubblico Impiego sarà sicuramente "interessato").
Approvata questa manovra, quindi, non si chiude la partita. Arriveranno a breve i tempi supplementari.
Stante questa situazione, in previsione dell’apertura di una stagione che potrebbe essere estremamente conflittuale, con il possibile intensificarsi di azioni e momenti di lotta, la FILP ha deciso di sospendere lo sciopero proclamato per il giorno 16 in quanto, vista l’impossibilità di modificare la manovra, che verrà approvata prima del 16, questo si trasformerebbe in unosciopero esclusivamente di protesta e avrebbe come unica conseguenza la perdita di una giornata di stipendio per i lavoratori.
Attiveremo da subito, invece, una consultazione fra tutti gli organi nazionali e locali al fine di programmare una complessiva ed organica strategia finalizzata anche a rimettere in discussione tutta l'architettura normativa che è stata prodotta in questi mesi sul pubblico impiego nonché a farci trovare pronti qualora – come ormai è quasi certo – ci dovesse essere un’altra manovra entro fine anno che potrebbe andare a interessare di nuovo i dipendenti pubblici.
La massiccia campagna di disinformazione, operata dal Governo e dai vari illustri tecnici assoldati, sui pubblici dipendenti e i provvedimenti stupidamente punitivi adottati come a riprova della giustezza del crucifige scatenato nei loro confronti, necessita, infatti, di una risposta adeguata ed estesa nel tempo e su tutto il territorio.
In tal senso la FILP avvierà, inoltre, con i dovuti mezzi e modi, e ricercandouna possibile e auspicabile unità sindacale, tutte le iniziative idonee arammentare alla politica tutta, senza distinzioni di sorta - ma anche a tutti i cittadini
il disagio e soprattutto lo sdegno che vivono i lavoratori pubblici, facendo opera dicontroinformazione rispetto a quello che è il presunto stato dell'arte illustrato dalGoverno nell'ambito delle pubbliche amministrazioni.
Il Collegio di Presidenza Naziona
Davide Velardi – Marco Carlomagno>