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Dragoncello, no ad un nuovo centro commerciale

print07 gennaio 2010 20:30
(AGR) “L’ipotesi di un ennesimo centro commerciale nella zona di Dragoncello è davvero impensabile, soprattutto in un territorio già fortemente compromesso dalla presenza alle sue porte di mega strutture come quella del Parco Leonardo a Fiumicino, dell’Outlet di Castel Romano o di EuRoma 2”. E' quanto dichiara Luca Capobianco, presidente dell’ Ascom di Ostia – Confcommercio.

“Siamo preoccupati- continua Capobianco - per la velocità con cui l’iter burocratico ultimamente sta andando avanti, dopo un fermo di circa 4 anni, il prossimo 20 gennaio ci sarà la Conferenza dei Servizi in Regione dove ci auguriamo di far valere le nostre ragioni. Siamo fermamente convinti, infatti, che la nascita dell’ennesimo centro commerciale sia una vera e propria minaccia alla sopravvivenza delle piccole e medie strutture di vendita, che da sempre costituiscono un punto di riferimento fondamentale sia per l’economia dell’intero territorio, avendo dimostrato negli ultimi anni una grande tenacia ed una forte capacità di resistenza contro la minaccia del concorrente più forte, sia per il mercato del lavoro che esse sostengono e alimentano”.
“Per non parlare poi – aggiunge il presidente dell’ Ascom di Ostia - del danno di cui risentirebbe la viabilità dell’intera zona interessata: il progetto prevede infatti che il nuovo centro commerciale sorga in un’area collegata a Roma solo tramite via dei Romagnoli, un’arteria non grande e che nei giorni nevralgici delle feste natalizie o dei saldi si riempirebbe di code chilometriche, mettendo a dura prova il regolare fluire del traffico quotidiano”.

"Non posso che ribadire, a questo punto – conclude Capobianco - un vecchio slogan della nostra associazione A luci spente la città muore, ricordando come il pericolo di chiusura degli esercizi tradizionali a vantaggio delle mega strutture, riguardi tutti i cittadini e non solo gli operatori commerciali”.

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