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Diari di bordo…

print22 ottobre 2009 10:19
Diari di bordo…
(AGR) La situazione che emerge dai Diari di Bordo riguardo i servizi dei principali porti italiani del bacino del Mediterraneo, è conforme, ovviamente in scala, a quanto riscontrato nei porti della nostra Regione. Carenze infrastrutturali si affiancano a disservizi e a procedure antiquate, ancora lontane dagli standard che ci si aspetterebbe da un Paese come l’Italia e da una regione, il Lazio, che vantanegli ultimi anni una vivacità imprenditoriale ed una crescita del Pil superiore alla media nazionale, grazie a caratteristiche e specificità che ne fanno uno dei territori con più elevate potenzialità di sviluppo. Per quel che riguarda il Lazio se volessimo aprire una finestra immaginaria che si affaccia da nord a sud sui porti della nostra regione, saremmo colpiti da un quadro piuttosto desolante.

L’area del Lazio turisticamente più sviluppata, come noto, è quella del sud che va da Latina, Sabaudia, fino al Circeo e Gaeta, con lo splendido particolare delle isole Pontine; tutte le coste che sono a nord di Roma rimangono quasi interamente escluse dal turismo nautico.

“L’aspetto che più colpisce – dichiara Cesare Pambianchi, presidente di Assonautica Romana - è la staticità o nel migliore dei casi, la lentezza che caratterizza tutti i progetti di intervento sui principali porti della nostra regione. Si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una sorta di grande pachiderma addormentato su un terreno pur tuttavia fertile”. “Ad esempio – dice - a quando l’inizio delle opere tanto attese e più volte decantate dei porti di Fiumicino e Civitavecchia? Il Porto Vecchio di Civitavecchia, infatti, deve ancora completare il suo iter burocratico, lo stesso vale per il Porto di Fiumicino che sembrava dovesse avviare i lavori già nel 2008-2009 ma che, allo stato dei fatti, li inizierà solo nella primavera del 2010, avendo appena terminato tutte le necessarie procedure normative. Mentre il Porto dei Pescatori e del piccolo diporto a nord di Civitavecchia è ancora oggetto di diatriba politica. La situazione più rosea, ed è tutto dire, è quella del porto di Formia per il quale è stata appena posata la prima pietra. Che dire poi della bocciatura del progetto del Porto di Anzio? o del fermo totale dell’ipotesi di ampliamento del Porto del Circeo? Nulla di fatto anche per l’allargamento della base nautica Flavio Gioia di Gaeta. Dulcis in fundo la situazione di Ponza, in cui con grande e sospetto tempismo, poco prima dell’apertura della stagione estiva, sono stati sequestrati i pontili. Anche ad Assonautica Romana sono giunte numerose segnalazioni dei disagi che questa situazione ha comportato ai diportisti, costretti ad attraccare in sostituzione di Ponza, presso altri ormeggi della regione, o peggio, proseguire oltre (con conseguente perdita del turismo nautico e del commercio ad esso legato)".
“Infine – conclude Pambianchi - se pensiamo alla disponibilità di posti barca lo scenario, se vogliamo, è ancora più preoccupante: a Fiumara Grande (Foce del Tevere) ci sono attualmente circa 4.500 imbarcazioni accatastate! E non sono solo esauriti i posti barca venduti o affittati ma anche quelli di semplice transito, oggi in tutto il Lazio un vero e proprio miraggio”.

Enzo Bianciardi>

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