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Urban Shadows mostra di Silvano Costanzo

print27 novembre 2015 17:37
(AGR) Ci sono delle ombre, dei fantasmi che si aggirano per le città. Vi sostano un giorno, unasettimana, un mese, poi scompaiono. Per sempre. Anche dalla nostra memoria. “UrbanShadows” testimonia della loro presenza, svela la loro vita segreta e ne conserva le immagini.“Urban Shadows” è un progetto fotografico di Silvano Costanzo, avviato nel 2010 e che si èandato evolvendo di anno in anno. E’ la prima volta in assoluto che le immagini di questoprogetto vengono presentate in Italia. L’intento dell’artista era ed è quello di “fermare l’attimo”in cui le componenti effimere del panorama urbano, manifesti, addobbi e vetrine, si fondono e confondono con le strutture stabili, palazzi, cattedrali e monumenti. Oggi “Urban Shadows” è costituito da un centinaio di fotografie scelte, scattate perlopiù a Torino, Londra, Mosca, Parigi,Porto, Madrid, Roma, Lisbona, Berlino e San Pietroburgo. Le immagini che adesso vengono messe in mostra a Spaziobianco, e che nel 2016 saranno presentate anche alla Fondazione Felicia Fuster a Barcellona, sono inedite. E’ la prima volta che vengono esposte in assoluto.Molte delle altre fotografie che compongono il progetto hanno invece fatto parte di un GranTour che, a partire dal Museo Manege di San Pietroburgo, le ha portate nei musei di diverse città imperiali della Russia: a Novgorod, a Volodia, a Ulyanovsk (città natale di Lenin), aPetrozavodsk, capitale della Karelia. “Urban Shadows” è, insieme, un progetto di ricerca e di documentazione. Le immagini che ne fanno parte sono irripetibili perché non esistono più i soggetti, le “ombre”, i fantasmi, che in esse sono contenuti. Questo “attimo” irripetibile può essere ”fermato” solo dalla macchina fotografica, perché l’occhio umano tende a mettere a fuoco un soggetto alla volta, non a fonderli tra di loro. Eppure è questo il vero volto delle nostre città. Un volto che muta in continuazione senza che noi ne abbiamo piena consapevolezza. Un volto dove l’effimero e lo stabile, il dentro e il fuori, ciò che è al di qua o al di là dello specchio, coesistono. Le fotografie di Silvano Costanzo sono dei monoscatti puri, prodotti non con una elaborazione digitale, ma utilizzando superfici riflettenti: essenzialmente vetri e lastre metalliche. Costanzo è un artista poliedrico, che gioca sulla contaminazione di materiali e stili, spesso recupera oggetti seriali e immagini abituali che decontestualizza e trasforma: i codici a barre diventano tele, le lattine diventano affreschi murali o installazioni, le fotografie diventano dipinti e viceversa. Ribaltando l’uso consueto degli oggetti, e quindi il modo di vederli, l’artista mette indiscussione prodotti e simboli del mercato globale e rompe gli schemi mentali spesso dominatidagli stereotipi. Silvano Costanzo è da sempre attento al tema della percezione, che ha ulteriormente approfondito in questi ultimi anni attraverso l’uso della fotografia. E’ stato invitato con le sue opere alla BAM, Biennale di Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte, è stato selezionato tra gli artisti più significativi del Novecento piemontese nella grande mostra “Novecento. Un secolo di creatività in Piemonte” che tenutasi qualche anno fa. Nel 2008 la FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, ha dedicato alle sue fotografie una mostra personale nella propria galleria nazionale a Torino.Alle fotografie di Silvano Costanzo è stata dedicata una sezione della mostra internazionale di fotografia che si è tenuta nell’autunno di sei anni fa al Manege Central Exhibition Hall Museumdi San Pietroburgo. Il Museo Manege ha inoltre ospitato nel 2010 una personale fotografica di Silvano Costanzo dal titolo "Fantasmi urbani" e nel 2011 una mostra personale di dipinti intitolata "Made in Italy".Le installazioni di Silvano Costanzo sono state ospitate nel 2008 alla Biennale di SanPietroburgo, sezione Experimental Art, ottenendo un prestigioso premio della giuria. Nel 2012, sempre a San Pietroburgo, l'Art Centre Pushkinskaya 10 ha ospitato una mostra di Silvano Costanzo dal titolo "People", composta da immagini fotografiche trasformate in dipinti. Spaziobianco, via Saluzzo 23/bis (interno cortile) Torino )

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