Sami Modiano, il tetimone dell'orrore di Auschwitz
Quattro giorni fa il Presidente Mattarella lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce, in occasione del suo 90° compleanno.Per Modiano ha grande valore e significato tenere viva la memoria, “mostrare” ai ragazzi quello che ha significato e cosa è stato l’orrore.
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sami modiano
(AGR) Di Pino Rampolla
Quattro giorni fa il Presidente Mattarella ha nominato Sami Modiano Cavaliere di Gran Croce, in occasione del suo 90° compleanno. Sami Modiano è stato testimone degli orrori di Auschwitz. Per Modiano ha grande valore e significato tenere viva la memoria, “mostrare” ai ragazzi quello che ha significato e che cosa è stato l’orrore… Tutto inizia a Rodi dove il 23 luglio 1944 i nazisti prelevarono tutti gli ebrei presenti sull’isola, allora italiana. Il viaggio nei vagoni piombati e l’arrivo al campo di Birkenau, il 16 agosto 1944. Poi la separazione degli uomini dalle donne, la morte della sorella 16enne Lucia. Sami Modiano mostra il suo numero di matricola “B7456“. Mi guarda e racconta: “Ero un ragazzino di tredici anni che stava per dare l’anima e invece si è trovato liberato. Com’è possibile che fossi sopravvissuto? Me lo chiesi una volta, due volte, tre volte, mentre gli altri morivano a fianco a me.