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Roma, Tony Cragg, infinite forme e bellissime

Una grande mostra personale dell’artista inglese al Museo Nazionale Romano, esponente della scultura contemporanea, noto per aver sperimentato dagli anni Settanta forme sorprendenti con materiali e tecniche inedite. Il prossimo 27 novembre le opere di Tony Cragg saranno collocate nelle piazze

printDi :: 24 novembre 2024 15:00
Tony Cragg le opere nelle piazze della città

Tony Cragg le opere nelle piazze della città

(AGR) Fino  al 4 maggio 2025 il Museo Nazionale Romano presenta alle Terme di Diocleziano Tony Cragg. Infinite forme e bellissime, a cura di Sergio Risaliti e Stéphane Verger:una grande mostrapersonale dell’artista inglese, tra i più celebri esponenti della sculturacontemporanea, noto per aver sperimentato fin dagli anni Settanta forme sorprendenti accantoa materiali e tecniche inedite. Il prossimo 27 novembre le opere di Tony Cragg saranno collocate nelle piazze del Centro Storico, due a piazza San Silvestro ed una in piazza S. Lorenzo in Lucina.

La mostra, organizzata da BAM–Eventi d’Arte, esce infatti dallo spaziodel museo per irradiarsi nelle piazze della città, grazie alla collaborazione con Municipio I RomaCentro.“La mostra di Tony Cragg alle Terme di Diocleziano si preannuncia tra le più interessanti della prossima stagione culturale romana–dichiaraStéphane Verger–organizzata in collaborazione conRoma Capitale. Craggci consegna opere cariche di una forza che il tempo non disperderà, come lecollezioni del Museo che le ospita; le sue sculture campeggiano nelle Grandi Aule e confermano laprestigiosa vocazione delle Terme di Diocleziano ad ospitare i protagonisti dellasculturacontemporanea”.

 
"Per la terza volta nella mia carriera ho avuto l’onore di poter collaborare con Tony Cragg–sottolineaSergio Risaliti–. E per la terza volta le sue opere si sono confrontate con spazi fortemente connotatidalla storia e dall’arte del nostro passato. Cragg ha una sensibilità speciale e una conoscenza dellastoria dell’arte solida, e per questo riesce a entrare in sintonia con gli ambienti che accolgono le suesculture, riuscendo a far risuonare le sue forme nei nuovi contesti senza provocare disagio ecacofonia. Questo è il segno che la sua ispirazione viene da lontano, anche se è decisamente radicatanel presente e con torsioni di tempo che legano il passato più remoto al futuro più distante.Incontrando le sue magnifiche invenzioni scultoree siamo come trascinati in una dimensione spazio-temporale che si avvita senza inizio e fine, connettendo l’origine e le geometrie delle strutture naturalicon le infinite potenzialità della creatività umana. Ammiro da sempre questa sua generosità eintensità, che si dispiega e si rinnova continuamente nella ricerca di forme sempre inedite esconcertanti, assieme a tecniche e materiali che lui studia e sperimenta con la curiosità e sapienza diuno scienziato-alchimista."

“Le sculture di TonyCragg negli spazi pubblici di Roma–dichiaraGiulia Silvia Ghia, Assessore allaCultura, politiche Educative e Giovanili e allo Sport di Roma–rappresentano una straordinaria fusionetra arte contemporanea e contesto urbano storico, offrendo un'esperienza estetica che sfida leaspettative tradizionali e acquista nuovi significati, grazie al dialogo tra il passato classico e il presentecontemporaneo.Le opere di Tony Cragg, spesso caratterizzate da forme biomorfe e sinuose, rappresentano un decisocontrasto con la geometria e la solidità dell'architettura classica e rinascimentale di Roma, creandocosì una tensione visiva che arricchisce l'esperienza del pubblico.

”Tony Cragg. Infinite forme e bellissimeporta negli ambienti carichi di storia delleTermediDiocleziano–con le sue Aule imponenti, coperte da volte amplissime–bendiciottosculture, dimedie e grandi dimensioni, realizzate negli ultimi due decenni inbronzo, legno, travertino, fibra divetro e acciaio:forme seducenti, perturbanti, misteriose–che ora rinviano al mondo minerale evegetale, ora alla geologia e alla biologia, evocando le onde del mare, le strutture geometriche di unapianta o di una conchiglia–che adesso entrano in dialogo con gli spazi archeologici del complessomonumentale.

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