Roma, "Tombeau pour Mr Pasolini" concerto gratuito del liutista Simone Vallerotonda il 2 novembre
Il giorno della morte di Pier Paolo Pasolini al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, ore 18:00 il concerto di Simone Vallerotonda "Tombeau pour Mr Pasolini" un omaggio al grande poeta: "...dialoghi e monologhi sonori, sono meditazioni scritte con le note al posto delle parole, sulla vita"
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Simone Vallerotonda ph credit Matteo Casilli
(AGR) Il prossimo 2 novembre, in occasione del centenario della nascita, e nel giorno della morte di Pier Paolo Pasolini al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, ore 18:00,(ingresso gratuito al concerto e visita al museo) concerto di Simone Vallerotonda "Tombeau pour Mr Pasolini"(Bologna 5 Marzo 1922 – Ostia 2 Novembre 1975)
Un omaggio al grande poeta, per non dimenticare mai. "Sono dialoghi e monologhi sonori, sono meditazioni scritte con le note al posto delle parole, sulla vita in tutte le sue sfaccettature... la riflessione sulla morte espressa con il tombeau, la forma più intima e profonda inventata proprio da questo circolo esclusivo di liutisti, primo esempio di elogio funebre in musica. " (Simone Vallerotonda)
“Vallerotonda ancora una volta è all'altezza della sua reputazione confermandosi come uno dei migliori strumentisti del nostro tempo: oltre all’eleganza del gesto, oltre la raffinatezza tecnica, il suo modo di suonare affascina con sensibilità, ricchezza di sfumature, in breve, con alta musicalità” Pizzicato
Meditare coi suoni
“Di tutta la musica per liuto, ho sempre considerato quella dei liutisti francesi del‘600 come unica, diversa da tutte le altre. Il suo sottintendere un ritmo non scritto, l’inégalité, e il suo raffinato vocabolario d’ornamentazione, la rivestono di un fascinointimo. La codifica richiesta dai prélude non mesuré, pone l’esecutore in un dialogo direttocon l’autore, rompendo il muro dei secoli che li separano. Il suo carattere elitario traspare in brani spesso costruiti con poche note, dove i rapporti tra i suoni si elevano ad un livello metafisico, ma squarciando il velo del mistero, si ritrova tutto il “sentire” dell’uomo moderno. La sensazione è quella di esser sospesi, aggrappati a nuvole di suono che svaniscono non appena si creano. Sono dialoghi e monologhi sonori, sono meditazioni scritte con le note al posto delle parole, sulla vita in tutte le sue sfaccettature: la bellezza di una donna, la mutevole varietà degli stati d’animo dell’uomo, dalla malinconia, alla superbia, alla dolcezza, la riflessione sulla morte espressa con il tombeau, la forma più intima e profonda inventata proprio da questo circolo esclusivo di liutisti. E come tra le mille pieghe del non detto e dell’immaginato, questa musica costringe l’esecutore a guardarsi allo specchio e fuori di sé e “parlare”. Simone Vallerotonda
foto da comunicato