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Roma, Luca Bianchini presenta il suo ultimo libro

print18 novembre 2013 10:23
(AGR) (AGR)Per rendere omaggio all'indimenticabile amica e fondatrice del Circolo Barbara Cosentino, venerdì 29 novembre alle ore 21.00, Luca Bianchini presenterà, in anteprima romana, il suo ultimo attesissimo romanzo “LA CENA DI NATALE di IO CHE AMO SOLO TE. Luca Bianchini, 41 anni, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico, un passato da raffinato venditore di tè a Londra, ex redattore filatelico presso la Bolaffi, dopo la laurea in Lettere Moderne esordisce come copywriter curando campagne pubblicitarie per Fiat, TIM, Piaggio, Ferrero, Breil e chissà cos'altro. (...)” da Barbara Cosentino: ">Il 18 novembre 2011, Luca ha presentato alle Amiche del Circolo della Lettura, il suo romanzo “Siamo solo amici” e molte di loro ricordano ancora quella serata come una delle più esilaranti. Luca è così, inarrestabilmente simpatico e schiettamente elegante. Quella sera ci ha trascinate in una condivisione di emozioni decollate dalla storia narrata ed alimentate da Tutte noi.L'ultimo libro: “Io che amo solo te” (Mondadori, 2013) è una storia nata da mille coincidenze, come quelle che si nascondono dietro i grandi amori. Per mesi, tutte le mattine, aprendo Colazione da Tiffany, Luca leggeva l'incipit del libro che avrebbe voluto scrivere, ma mai avrebbe pensato di scrivere un romanzo orbitante intorno ad un matrimonio pugliese.A Polignano si celebra il matrimonio di Chiara e Damiano, con tutte le vicende piccole, i ragionamenti ridicoli e assurdi, ma anche simpatici, che accompagnano tanti matrimoni. E mentre il maestrale soffia irrefrenabile, i vicoli del paese che vanta i natali di Domenico Modugno, sussurrano la storia di un amore infinito ed impossibile. L'amore interrotto più di vent'anni prima tra Don Mimì e Ninella, un sentimento mai sopito, nemmeno dopo due matrimoni e quattro figli.Mimì, alla vigilia del matrimonio di suo figlio Damiano, tira le somme del patrimonio intangibile che gli ha trasmesso. Lui che era “imbattibile nel lavoro, nel sesso e nel rimpianto” si tormenta di avergli insegnato i “piccoli calcoli piuttosto che i grandi sogni”, in nome di “un'etica del dovere piuttosto obsoleta” che aveva frustrato la sua vita e la sua passione.La riconsiderazione del suo vissuto, lo prepara e lo avvicina anche all'altro figlio Orlando, che solo dopo il matrimonio trova la forza di rivelargli la sua omosessualità. E Ninella che “si era sempre arresa alla vita... rimasta bella come una pianta che cresce in una terra arida, senza acqua né cure.” Con il velo triste che scendeva sul volto quando cuciva e il pianto vero mentre preparava la cipolla per il soffritto. “Una guerriera disposta a stare immobile per anni, almeno in apparenza”. E mentre il tour de force della vigilia incalza, quando persino gli sposi sembrano aver lasciato i sentimenti fuori dalla catena di montaggio, la passione fra Ninella e Mimì riprende a scalpitare fra un'incombenza e l'altra. L'incontro fugace in chiesa sospeso nell'incomunicabilità dell'amore e della paura, il “codice non scritto” che solo gli amanti clandestini sanno decifrare, la collana di corallo di Ninella come fosse una fede al dito, fino al ballo durante il ricevimento che scuote la sala come una vendetta.

“Io che amo solo te” è la confessione che arriva nelle ultime righe, mentre Mimì incalza “Promettimi che ci rivedremo” e Ninella sfugge in un chissà, col maestrale fermo a guardarli. È arrivato il momento di vivere il loro amore?>

E Damiano e Chiara che esplodono nelle ultime scintille prima di pronunciare la promessa di eterna fedeltà, quanti “panettoni” sapranno condividere?>

La risposta arriva in libreria il 19 novembre, con “LA CENA DI NATALE di IO CHE AMO SOLO TE”. Sarà Matilde, la moglie di Don Mimì, a preparare mestamente questa cena natalizia pugliese, forse non scevra da contribuiti televisivi? “Preparare, condividere, servire e tacere” continueranno ad essere il suo imperativo interiore?>

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