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"Pompei, omicidio al teatro grande" un libro di Renzo Ricci

Nel libro: un intrigo di storia e fantasia, colpi di scena e sorprese in cui poter galoppare a tutta velocità. Non sarebbe stato un romanzo giallo scritto da Renzo Ricci se non ci fossero stati omicidi e intrighi pure in questa veste storica....

printDi :: 31 marzo 2023 19:59
Pompei omicidiio al teatro grande copertina libro Renzo Ricci

Pompei omicidiio al teatro grande copertina libro Renzo Ricci

(AGR)  di Anna Rizzello

Raccontare la vita all'interno dell'impero romano, ai tempi di Nerone e Seneca, quella vita affascinante e complessa di tutti giorni a Pompei, è ardua impresa per la mole di ricerche e di studi propedeutici alla stesura di questo romanzo di Renzo Ricci. L’autore con l’acume della sua intelligenza si è posto dinanzi a un intreccio storico che coinvolge Ostia, Atene e Pompei nell’anno 64. “Pompei, omicidio al teatro grande” è un ippodromo di storie e fantasia, di suspense, colpi di scena e sorprese in cui poter galoppare a tutta velocità. Non sarebbe stato un libro scritto da Renzo Ricci se non ci fossero stati omicidi e intrighi pure in questo romanzo, anche se storico.

 
Del resto l’autore ci ha abituato a questi elementi. I suoi gialli, pagina dopo pagina, incrementano in noi la voglia di scoprire gli eventi e di conoscere le risposte agli interrogativi che ci poniamo. Non c'è nulla in “Pompei, omicidio al teatro grande” che vanifichi la bellezza del romanzo: la chiarezza espositiva della trama, la sequenza degli omicidi, il quadro dell’epoca con i riferimenti storici, la coerenza semantica degli argomenti.

Tutto ci porta a tenere gli occhi incollati alle pagine, apprezzare quel particolare modo di scrivere scorrevole e completo seguendo con interesse le descrizioni di ambienti, fatti e personaggi nello splendore di una Pompei molto simile a Roma, anche dal punto di vista architettonico e istituzionale. Un giallo storico veramente unico, ricco di intrecci nel desiderio, di amori, di potenza, di corruzione, di arrivismo, di riti e misteri, di congiungimenti carnali.

E che dire di Pixia e soprattutto di Leus, i gatti di casa Varo e di quella strana nenia “monocorde e sempre uguale” “Astrakà uta katà” che accompagna in diverse occasioni il piccolo corteo di adepti? Sono delle belle trovate dell’autore per alleggerire la tensione del giallo. “Pompei, omicidi al teatro grande” è un bel libro per gli amanti della cultura perché è uno scrigno di conoscenze con cui Renzo Ricci ha voluto sapientemente meravigliarci

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