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Più alto del mare

print29 gennaio 2013 18:06
(AGR) IlCircolo della Lettura di Roma, martedi' 5 Febbraio 2013, alle ore 20.45, ancora una volta da'luogo e voce ai pensieri: quelli intimi, sconvenienti, dove la colpa e la salvificamisericordia vivono la perturbante mescolanza di estraneità e familiarità in una sorta di ineluttabile "dualismo affettivo" E' il concetto di "distanza" quello che affronteremo con Francesca Melandri, generosa scrittrice capace di regalarci un'esposizione dell'animo umano cosi sincera e profonda, autrice del libro "Più alto del mare" edito Rizzoli. La distanza: quello scollamento così marcato tra chi in carcere è costretto a vivere e chi invece sceglie di entrare per incancellabile "ragion d'Amore".

"Più alto del mare">E' il periodo delle forti, violente, irrequietezzesociali dove i valori etici, civili e culturali si intrecciano in un'unica tensione umana: il desiderio di capire, l'urgenza di superare, la necessità di sperare in un dopo ancora generoso di dignità e di pacificato futuro tra colpe e riscatti. Siamo alla fine degli anni '70, tra le maglie di un'imbarbarimento sordo, a vivere un oblio collettivo. Quando qualcuno commette un crimine, un omicidio, tutti sono coinvolti, lacera la vita degli altri, nonsolo la propria, e, Paolo ex professore di filosofia e Luisa, madre contadina, ne vivono l'ignominioso disagio ormai da lungo tempo. Condivideranno un viaggio, affronteranno il mare, verso quell'isola di ingan-nevole bellezzache ospita il carcere dove, un marito assassino e un figlio terrorista, scontano la loro condanna.È in quel luogo, fecondo di vergogna e di vento, che Luisa e Paolo, in un'insolita malinconica notte si conoscono,e si riconoscono ancora in grado di offrire gesti, pronunciare parole, riesumare emozioni per ritrovare timidamenteinsieme un nuovo senso alle loro tormentate esistenze.Più alto del mare, un libro che regala grazia e sapiente equilibrio.

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