Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Ostia, muore Aldo Milesi, patron del premio Roma

print20 febbraio 2019 11:47
Ostia, muore Aldo Milesi, patron del premio Roma
(AGR) E’ morto improvvisamente ad 86 anni, mentre era ricoverato per gli esiti di una caduta per le scale della scorsa settimana Aldo Milesi, professore di matematica di scuola media superiore ed ideatore del Premio Roma, da sempre una delle personaggi più in vista del mondo della cultura e dello sport di Ostia. Stava lavorando alla ventesima edizione del Premio Roma, la cui cerimonia conclusiva di assegnazione dei riconoscimento era stata prevista per il prossimo mese di giugno nell’aula magna della “Sapienza”, un suggello di un patto culturale tra l’Università ed il litorale, dove il Premio, con le sue indimenticabili “notti” al teatro romano di Ostia Antica aveva vissuto i momenti più belli e partecipativi.

Aldo Milesi era praticamente nato ad Ostia, dove si era trasferito da piccolo. Con il fratello Mauro, poeta romanesco, autore di due libri in sonetti: “Storia de’ papi” e “Ostia ne li millenni” hanno avuto un ruolo di primo piano nella valorizzazione della cultura e dei giovani impegnati sul territorio. Ma è stato nello sport che Aldo Milesi, il “prof” per tutti, che ha raggiunto grandissimi risultati, pilotando il team dell’Atletica Lyceum Ostia” fino ad ottenere dal Coni la Stella d’oro (2009) per meriti sportivi (nel ’79 la stelal di bronzo e nell’89 quella d’argento), la squadra di calcio della Pescatori Ostia ad una storica promozione in prima categoria. Tra le grandi capacità di organizzatore e promoter che tutti gli riconoscevano, Milesi aveva una dote fondamentale, sapeva mettere d’accordo tutti, riuscendo a far superare le divisioni e precedenti dissapori, coinvolgendo tutti nell’obiettivo comune.

“Con la scomparsa di Aldo Milesi il mondo della cultura non soltanto lidense ma nazionale, perde un caposaldo, un punto di riferimento del quale si sentirà la mancanza. – ha detto la presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo - Studioso, scrittore, attento osservatore a 360 gradi del mondo della letteratura, del cinema, ed appassionato del territorio del Municipio X, il professor Milesi nel 2000 ha ideato il prestigioso Premio Roma che ha portato alla premiazione di personaggi quali il Premio Nobel Rita Levi Montalcini, l’attore Maximilian Schell. Ai familiari vada la mia personale partecipazione al loro dolore”.

Aveva perso la moglie Irma due anni fa, Milesi si era gettato anima e corpo nella sua creatura, quel premio Roma, che rappresenta un appuntamento culturale di grande prestigio per il litorale e per la città di Roma. Oltre la Montalcini e l’altro premio Nobel Rubio, Milesi ha riunito nell’abbraccio della cultura, il violinista Uto Ughi all’attrice Irene Papas, il politico Giuliano Amato all’imprenditore Diego Della Valle, ai medici Umberto Veronesi e Franco Mandelli, al naturalista e giornalista Alberto Angela, fino a Giovanni Paolo II, conferito alla memoria.

“….. la continuità del Premio – ha scritto Aldo Milesi presentando la ventesima edizione - costituisce la premessa più convincente per aggiungere un altro tassello alla storia di una iniziativa che tocca il traguardo dei venti anni. Come tutti i traguardi, quello che si appresta a raggiungere con l'edizione 2019 sarebbe tuttavia un punto di arrivo confinato nella sterile retorica della celebrazione, ove non fosse alimentato dalla consapevolezza di essere contemporaneamente un punto di partenza proiettato verso prospettive future. Sostenuto da una collaudata e crescente presenza elettorale, dall'autorevolezza dei componenti della Giuria e dalla preziosa attenzione delle Amministrazioni pubbliche e del mondo editoriale, depositario di una generosa linea programmatica e di una tradizione interamente volta al servizio della cultura, di tale tradizione il Premio Roma avverte tutto intero il peso e, con esso, la responsabilità di arricchirne valore e potenzialità in una realtà quotidianamente impegnata a difendersi dalle complessità di una società esposta ai rischi dell'inaridimento. Mentre con il gemellaggio con la città di Budapest - capitale di una terra esaltata fin nei versi di Dante (VIII Canto del Paradiso), con colori di bandiera che evocano l'italiano rosso, bianco e verde - come avvenuto nelle precedenti stagioni, verrà alimentata la felice intuizioni che ha nel tempo legato Roma, parendo da Madrid nell'edizione del 2004, a prestigiose realtà internazionali - Berlino, Parigi, Miami, Atene, Vienna, Buenos Aires, Mosca, Londra, Abu Dhabi, Gerusalemme, Stoccolma, La Valletta, Varsavia e Bruxelles - a suggellare la preziosità di una tradizione e di una comune identità culturale, inestimabile viatico per il futuro, la fase finale del Premio sarà ancora ospitata nella sede accademica che più d'ogni altra rappresenta il senso e il valore della conoscenza umana, la Sapienza Università di Roma”.

E sarà il Premio Roma l’eredità importante che ha lasciato al litorale romano che amava profondamente: “Vogliamo onorarne la memoria portando a termine l’edizione del premio che stava pianificando” hanno promesso i suoi più stretti collaboratori. Lascia due figli: Giorgio e Marco e cinque nipoti, le esequie probabilmente venerdì o sabato a Regina Pacis.

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE