La vita cerca legami, storia di Francesco...l'ultimo libro di Melita Cavallo presentato ieri al Bar Sisto
L’evento, promosso dalla Pro Loco Ostia Mare di Roma, si è svolto nella cornice dello storico bar Sisto. La storia di Francesco, da lasciare l’uditorio scompigliato, è rievocata dalle origini, sino a nuovi legami, segno dell’inesauribile forza della vita.
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presentazione libro intervento Di Pillo
(AGR) di Ginevra Amadio
Folta partecipazione di pubblico per la presentazione di “La vita cerca legami, storia di Francesco” (Mursia, 2021), l’ultima opera di Melita Cavallo, ex Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma e giudice minorile a Milano e Napoli. L’evento, promosso dalla Pro Loco Ostia Mare di Roma, si è svolto nella cornice dello storico bar Sisto, in un dialogo tra l’autrice, il giornalista Rai Gianni Maritati e Maria Teresa Rossi, firma di Osservatorio Roma. Presenti anche la presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo, il presidente della ProLoco Antonio Ricci, la dirigente dei servizi sociali Carla Scarfagna.
Il ritardo nella denuncia della sua nascita (segnalata solo nel 1985 all’anagrafe romana), il ricordo di un’esistenza sbandata, priva di casa e affetti, inducono l’autrice a edificare un percorso di condivisione, un viaggio ‘a ritroso’ che sfocia, inevitabilmente, nella stesura di questo libro. L’intensità dell’operazione si svela nelle parole con cui la Cavallo (si) racconta, nel tremolio della voce, nelle pause che inducono a pensare, a colmare i vuoti del discorso. La storia di Francesco, così toccante da lasciare l’uditorio scompigliato, è rievocata dalle origini, da una nascita sghemba sino all’approdo a nuovi legami, segno dell’inesauribile forza della vita.
Durante la presentazione, l’autrice ha spiegato alcuni passaggi tecnico-giuridici rievocando la sua esperienza al fianco di donne e bambini. «Che cosa ha contribuito a far sì che Francesco non abbia fatto una brutta fine?» ha chiesto Maria Teresa Rossi rievocando la vita serena, realizzata di quest’uomo, oggi militare. La risposta di Melita Cavallo è semplice: «Aver incontrato persone che, da un certo momento in poi, gli hanno permesso di credere in se stesso, amandolo e accettandolo». È questa la lezione dell’opera, una storia «antica» come dichiara Maria Teresa Rossi, segnata dalla ricerca di relazioni. E così la vita odierna, in cui i legami corrono sui social, come è accaduto a Francesco su Facebook. Un’occasione per discutere di internet, delle opportunità e dei rischi che questo strumento comporta.