"La scelta giusta", un libro di Salvatore Buccafusca
È possibile che un incontro casuale sia determinante per scrivere un romanzo? È capitato al nostro autore che, grazie alle parole di un anziano signore, solo e bisognoso di confidarsi, è riuscito a farci vivere una storia che potrebbe essere la nostra e ad emozionarci
Di E. B.: Redazione AGR :: 10 ottobre 2023 16:05
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(AGR) di Anna Rizzello
Salvatore Buccafusca, attore e coautore insieme al drammaturgo Patrizio Pacioni, è un bravo scrittore di saggi e romanzi. “La Scelta Giusta” (edito da Serena Edizioni) è un romanzo interessante e coinvolgente. Si legge tutto d’un fiato perché la trama si dipana secondo una concatenazione di avvenimenti scritti con piacevole scorrevolezza.
Nonostante ognuno di noi abbia un proprio vissuto più o meno lontano dalle vicende qui narrate, non mancano elementi in cui identificarci ed interessanti spunti di riflessione. Le avventure e le vicissitudini del protagonista, le passioni e le speranze si concentrano e soddisfano la nostra sete di scoprire sempre più i suoi segreti.
“La Scelta Giusta” è una sorta di amico col quale ritagliarsi del tempo per se stessi. È un racconto che si potrebbe definire introspettivo, ricco di sorprese, in cui il protagonista cerca di fare un bilancio dei propri errori, delle proprie debolezze e delle proprie scelte. Salvatore Buccafusca affonda nel labirinto dei ricordi del protagonista quasi invitandoci a far tesoro del messaggio educativo da trasmettere alle nuove generazioni per un maggior rispetto delle regole e di coloro che ci stanno intorno e riflette su chi decide se una scelta è giusta o sbagliata. Nessuno di noi è in grado di prevedere il futuro. Nella vita capita di fare errori, ma importante è prestare attenzione sui pro e i contro, soppesare le conseguenze relative alle nostre decisioni e ai nostri comportamenti.
Salvatore Buccafusca con questo libro ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di raccontare, ma anche di rappresentare in qualità di attore il ruolo del protagonista, immedesimandosi e desiderando ardentemente di espiare anche lui le proprie colpe per “lasciare andare il passato alla deriva e tuffarsi nell’immensità di un nuovo mare”.
