La montagna ha partorito un topolino....
(AGR) Il bando Casa dei teatri, presentato il 7 dicembre scorso dall'Assessore alla cultura del Comune di Roma, dopo tanta gestazione, è un guazzabuglio elettoralistico con orizzonti privatistici - dichiara Leonardo Ragozzino, responsabile cultura Sel area metropolitana di Roma. Dopo tante incertezze e nebulosità ecco il parto cesareo: un avviso pubblico diviso in soli due lotti, uno per il teatro di Tor bella monaca e l'altro per il teatro Quarticciolo. Ci chiediamo che fine abbiano fatto gli altri spazi coinvolti per la casa dei teatri, l'Elsa Morante, le Scuderie della casa dei teatri, il teatro di Villa Torlonia e gli spazi confiscati alla mafia di via Barbana, Via Boccea e Via Ponzio Cominio ? E soprattutto perchè un termine di presentazione così stringente e cioè le 12 del 3 gennaio 2013, laddove per quella data bisognerà riuscire a programmare 135 spettacoli e relativi servizi di sala. Non vorremmo che i giochi siano già fatti, rincara Ragozzino.Sel sostiene poi le forti perplessità dei lavoratori dei teatri di cintura che temono che l'affidamento ai nuovi gestori privati previsto dall'art. 14 della procedura non vincoli quest'ultimi alla mantenimento dei posti di lavoro pre esistenti. Così come la prospettiva complessiva del bando sembra essere l'anticamera di una privatizzazione della gestione di un bene pubblico, una volta esauritasi la spinta del sostegno pubblico nel biennio di start up.Non regge la giustificazione del bilancio comunale ritardato. Una questione così delicata quale la progettazione delle politiche culturali della capitale e i destini di tanti lavoratori, non può risolversi in un frettoloso e volutamente confuso coup de théâtre di fine mandato, conclude infine Ragozzino.