In difesa delle nostre tradizioni
(AGR) Dopo la decisone della Corte di Strasburgo contro la presenza del crocefisso in classe nele scuole italiane, i commercianti di Roma scendono in piazza.“Se vogliono togliere i crocifissi dalle nostre scuole, vuol dire che li metteremo nelle nostre aziende. Ecco perché chiedo ai nostri commercianti cattolici di esporre questo simbolo, per ribadire ancora una volta le nostre radici culturali e religiose che affondano nel cristianesimo e nel cattolicesimo”.
E’ quanto dichiara il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi. “Strasburgo ha espresso la sua posizione in merito – dice Pambianchi - ma ha colpevolmente dimenticato che i simboli religiosi fanno parte integrante della nostra cultura e delle nostra storia e per questo non siamo disposti per alcun motivo a rinnegarli. Di questo passo cosa ci dovremo aspettare? Di cancellare anche il nostro tricolore?”.
“Il pluralismo religioso e l’apertura ad una società ormai multirazziale – continua il presidente della Confcommercio di Roma -li dimostriamo ogni giorno lavorando a contatto con operatori stranieri, assumendoli nelle nostre aziende o rapportandoci a loro come nostri diretti ed onesti concorrenti”.
“Siamo un paese aperto alle diverse confessioni – conclude Pambianchi – come testimoniato dalle moschee, sinagoghe o chiese protestanti presenti nelle nostre città,ma siamo prima di tutto un paese cattolico e rivendichiamo le nostre radici. Anche perché sono convinto che un paese che perde o dimentica le sue tradizioni è un paese senza storia e dunque senza futuro”.