Il telescopio di Galilei
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"La mostra-evento - ha spiegato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti - è il nostro contributo all'anno galileiano. È un modo non banale di parlare di un grande italiano. Attraverso il suo telescopio vogliamo tornare a promuovere l' ingegno di questo grandissimo uomo".
"È anche un modo per promuovere la cultura, - ha aggiunto l'assessore provinciale alla Cultura Cecilia D'Elia - ed in particolare quella scientifica. Questa mostra è infatti pensata per essere rivolta anche ai giovani".
"Palazzo Incontro - ha concluso Zingaretti - prosegue con la sua vocazione nella promozione di eventi culturali e artistici sul tema della creatività e dell' ingegno".
La mostra, divisa in sei sezioni, attraverso documenti e riproduzioni di modelli, racconta la storia del telescopio di Galileo. Grazie a Galileo Galilei, tra l’estate e l’autunno del 1609 l’universo assume d’un tratto una fisionomia completamente nuova. Il cannocchiale consente infatti a Galileo di confermare le rivoluzionarie teorie di Nicolò Copernico: la Terra non è immobile al centro dell’universo, ma ruota su se stessa e orbita intorno al Sole.
A 400 anni di distanza da quei giorni epocali, l’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze ha dedicato al telescopio di Galileo e alle osservazioni celesti dello scienziato toscano, una mostra spettacolare, presentata per la prima volta a Firenze (4 marzo 2008 – 31 gennaio 2009) e successivamente allestita a Pechino, Filadelfia e Stoccolma con grande successo.