Il Rotary Club Ostia ha premiato 22 studenti dell'Anco Marzio a conclusione del progetto #noiamiamolavita
22 ragazzi del III anno del “Liceo Ginnasio Statale Anco Marzio” di Ostia sono stati premiati dal Rotary Club Ostia in occasione del termine del progetto #NOIAMIAMOLAVITA partito ad ottobre 2021.
Il Rotary Club Ostia ha premiato 22 studenti dell'Anco Marzio
(AGR) Il progetto con l’hashtag #NOIAMIAMOLAVITA è nato nel 2021 dal Rotary Club Ostia proprio con l’intento di comprendere e prevenire le dipendenze da sostanze psicoattive e da quelle comportamentali. Al progetto ha partecipato la ASL RM3 attraverso il Responsabile del progetto, dott. Enrico Nonnis, Direttore della neuro psichiatria infantile coadiuvato da medici, psicologi e specialisti della materia.
Quando si parla di dipendenze cosa si intende nello specifico, cosa sono? Si tratta in buona sostanza di tutte quelle dipendenze da sostanze quali ad esempio il tabacco, l’alcool, le droghe (comprese le nuove sostanze psicoattive - NPS) e poi tutte quelle dipendenze comportamentali come ad esempio il gioco d’azzardo, il cibo, internet e le nuove tecnologie, senza tralasciare il doping.
Un progetto partito a ottobre 2021 a cui lo stesso istituto scolastico ha voluto dare un taglio molto operativo tenuto conto che a livello teorico ci sono numerosi progetti che vengono promossi nelle scuole.
“Siamo partiti dalle dipendenze in generale ma, dopo un’attenta valutazione, ci siamo concentrati su quella più insidiosa per i ragazzi della fascia di età scolastica su cui siamo intervenuti: la ludopatia, quindi dalla dipendenza da gioco. La ludopatia, non deve essere considerata soltanto come gambling, come scommessa, ma anche nel caso in cui si passa tanto tempo attaccati a giocare al computer a tutto ciò che sono giochi” ha detto il dirigente scolastico dott. Maurizio Durante.
Il progetto #NOIAMIAMOLAVITA è stato proprio realizzato considerando i ragazzi quali soggetti costruttivi di fiducia nella relazione tra i pari. I 22 ragazzi del III anno hanno imparato a sviluppare questo tipo di lavoro e dunque a cascata diventeranno nei prossimi anni, i promotori di quanto hanno appreso con studio e dedizione durante tutto l’anno scolastico. In questo senso, dunque, sono stati formati per fare questo tipo di lavoro all’interno della scuola, formando a loro volta i loro coetanei. E dunque saranno certamente più “credibili” degli adulti presso i loro pari nella divulgazione del messaggio di protezione da questo genere di dipendenza, proprio perché parlano la stessa lingua.
In questo periodo di pandemia la ludopatia ha preso talmente tanto piede attraverso le APP e i siti dedicati al gioco che i giovani non hanno più la necessità di recarsi presso un luogo fisico dove fare le puntate di gioco. Al contrario, è nel mondo virtuale di internet che essi operano e che trovano sempre disponibile, sempre aperto a qualsiasi orario del giorno e della notte e soprattutto molto discreto. Infatti è anche questo ultimo elemento che accentua in qualche modo un comportamento scorretto e patologico che tuttavia non è palesemente visibile in famiglia.
Il progetto è stato supportato da una metodologia Peer2Peer volta alla partecipazione attiva delle dinamiche di gruppo che consente l’applicazione di alcune tecniche per la comunicazione nei gruppi, orientate all’attivazione e al coinvolgimento attivo dei partecipanti.
Il gioco d’azzardo, nel periodo pandemico ha avuto un’espansione tra i giovani tanto che è una delle dipendenze che sta prendendo piede con dei risvolti sociali, clinici e patologici molto importanti. Si pensi ai soli risvolti sociali che questa dipendenza crea sul giovane e sulla sua famiglia: queste persone oltre a distruggere la propria vita distruggono quella della propria famiglia, cadendo anche in situazioni criminali di prestiti a usura.
“Molte volte, la scuola è anche fatta da barriere, ma devo dire che in tal senso, nello sviluppo di questo progetto, la scuola e i ragazzi hanno fortemente collaborato, e dunque tutti hanno contribuito a sviluppare un’opera di prevenzione a livello dei pear e, questo è molto importante per il futuro” ha detto il dott. Enrico Nonnis
La metodologia applicata, dunque, ha consentito il trasferimento di know how ai 22 giovani studenti del Liceo Anco Marzio, che il Presidente del Rotary Club Ostia Claudio Miglio, ha premiato omaggiando ciascuno di essi con una pubblicazione realizzata dallo stesso Rotary Club Ostia #Ambientiamoci, scoprire difendere e amare l’ambiente del litorale romano e un biglietto per assistere a uno spettacolo presso il Teatro del Lido di Ostia.