Il parco Pasolini, un percorso nel tempo
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Sono passati 44 anni, ma tutti abbiamo ancora negli occhi l’immagine raccapricciante del corpo di Pier Paolo Pasolini, intellettuale scrittore di geniale lucidità, abbandonato all’Idroscalo di Ostia. Tuttavia, non del gravissimo fatto parleremo ma proprio del posto in cui avvenne, passato quasi inosservato nonostante il degrado che, per anni, ha interessato il luogo della scomparsa dell’artista.
Alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, i cittadini di Ostia e i volontari della Lipu lo recuperarono alla Natura ed all’ammirazione della comunità umana, concentrandovi riuscitissime attività di tutela, recupero e riqualificazione. Oggi l’area è di alto pregio naturalistico, essendo inserita all’interno del Centro Habitat Mediterraneo Lipu, tale da suscitare interesse anche in ambito internazionale per la ricchezza avifaunistica e la delicata complessità abitativa, in grado di ospitare biodiversità tipica delle zone umide: paludoso-litoranee e dunali.
Inoltre, per celebrare il connubio, straordinariamente riuscito, tra Natura e ispirazione artistica, sotto l’insigne patronato spirituale di Pier Paolo Pasolini vi è stato istituito un Parco Letterario.
Della incredibile metamorfosi naturalistica ci parlerà il primo sostenitore della stessa, dr. Alessandro Polinori, del secondo, soprattutto della filosofia che dà origine al Parco Letterario e della dedicazione a Pasolini, ci parlerà il presidente dei Parchi Letterari, dr. Stanislao Mattia de Marsanich.
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