Fiumicino: Salviamo il museo delle Navi Romane
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Molti non lo ricordano, ma è chiuso per ristrutturazione da molti anni. Oggi, non solo non conosciamo con certezza la sua riapertura, ma il grande interrogativo che abbiamo, essendo la struttura chiusa e fuori controllo, quale sia lo stato di conservazioni delle 5 navi custodite”. Il museo venne istituito negli anni ’70.
Infatti, durante la costruzione dell’aeroporto intercontinentale "L. Da Vinci" di Fiumicino, vennero alla luce le imbarcazioni attualmente conservate nel Museo delle Navi Romane, il cui scavo e recupero fu promosso dall’allora ispettrice di Roma, dott.ssa Valnea Santa Maria Scrinari.
I relitti erano posizionati a ridosso del molo destro del porto di Claudio, in un’area marginale del bacino, facilmente soggetta ad insabbiamento.
Possiamo ipotizzare che, in epoca antica, qui fosse ubicato un vero e proprio "cimitero" dove venivano abbandonate le imbarcazioni troppo vecchie e malridotte per prestare ancora servizio. Nella maggior parte dei casi, si sono conservate le strutture del fondo che, impregnate d’acqua, sono rimaste sigillate dai depositi portuali.
In alcuni punti le parti sommerse, non ancora coperte dalla sabbia e dal limo, sono state attaccate da animali perforatori del legno, come la teredine navale. Inoltre, l’aspetto nerastro degli scafi è stato determinato dai processi di carbonizzazione o di riduzione attivati dai microrganismi presenti negli strati di sedimentazione.