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Ecomuseo, il cinema di Vittorio De Seta

print23 febbraio 2012 21:08
(AGR) ( AGR )Paesaggi della memoria (2002) di Paolo Isaja e Maria Pia Melandri sarà in proiezione Domenica 26 Febbraio alle ore 10,30 nella Sala Visioni dell’Ecomuseo del Litorale Romano, ad Ostia Antica. Il film rappresenta il capitolo portante della trilogia che gli autori romani hanno realizzato assieme a Vittorio De Seta in un arco temporale di sette anni.I tre si sono infatti incontrati per lunghi periodi ed hanno dedicato tempo ed attenzione alla rivisitazione completa dell’opera cinematografica del regista nativo di Palermo, recentemente scomparso nel mese di novembre, e riconosciuto come uno dei maggiori maestri di cinema a livello mondiale (il famoso regista statunitense Martin Scorsese ha presentato personalmente l'opera di De Seta sia al Tribeca Film Festival che al Museo di Arte Moderna –MOMA- di New York).

Questo film studio inizia con il ritrovamento di alcune “pizze” di girato dei documentari di De Seta date per perse. Isaja e Melandri, con l’occasione di riconsegnargliele, lo raggiungono nella sua tenuta di Sellia Marina, in Calabria, dove De Seta si è ritirato dal 1981, abbandonando Roma e il cinema, per dedicarsi alla coltura delle olive. Allora il regista nativo di Palermo aveva già girato i suoi capolavori: la sua opera prima Banditi a Orgosolo (1961), Un uomo a metà (1966), e il progetto televisivo di grande successo e poi divenuto film per il cinema Diario di un maestro (1973), oltre ai dieci documentari (raccolti dalla Cineteca di Bologna nel cofanetto Il mondo perduto).

In Paesaggi della memoria i tre registi rivedono uno per uno tutti i film di De Seta, ragionando insieme, a telecamera accesa, sulla sua visione di cinema, ma anche sulla sua sensibilità umana, sulla tecnica che De Seta ha saputo possedere e piegare alla proprie esigenze, e così, con questa operazione, creano un vero e proprio “manuale di lettura approfondita” sul regista e sull’uomo Vittorio De Seta. Si tratta di un film unico nel suo genere, produttivamente eccezionale sia per i tempi di delle riprese, impensabili per il cinema mainstream; sia per la il modo in cui è girato: non c'è una troupe che riprende, nessun "estraneo" è presente sul set, Isaja e Melandri filmano mentre diagolano con De Seta e in questo modo riescono a raggiungere quell'intimità necessaria a far dimenticare all'intervistato di essere sotto gli occhi delle telecamere.

Completata dai cortometraggi Tornare a Orgosolo (1997) (il ritorno di De Seta, dopo ben 35 anni di assenza, sui luoghi in cui aveva girato Banditi a Orgosolo e due dei suoi documentari) e Il placido corso degli eventi (2003), la trilogia Tre passi con Vittorio De Seta – che dà il titolo a questa rassegna – rappresenta l’operazione documentaria più approfondita su questo grande maestro, ormai scomparso. Domenica 26 Febbraio infatti, la trasmissione televisiva Fuori Orario in onda su Rai 3 dalle ore 1,55 alle ore 6,00 , trasmetterà alcuni estratti della Trilogia insieme ad altri filmati e trasmissioni televisive su De Seta in una serata a lui dedicata dal titolo Vittorio De Seta, Diario di un maestro di cinema.Sabato 25 Febbraio alle ore 15,00verranno proiettati due documentari che hanno per protagonisti gli stessi ragazzi di Diario di un maestro: il primo è Diario di un no (1974) di Gianni Serra con Bruno Cirino; il secondo è I malestanti, 30 anni dopo (2003) di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile e Marco Venditti.

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