Dèjavu Kinò ....Frammenti di Cinema
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Le opere, tutte incentrate sul rapporto tra immagine statica e dinamica, sono un chiaro esempio creativo del glorioso cinema del passato trasformato in una affascinante “ipercontemporaneità”. Gli elementi, infatti, sembrano aprire una strada bilineare che propone nuove chiavi di lettura, sia a livello cinematografico che sociale, fondendo la cultura italiana e quella bielorussa, da sempre considerate come un riflesso di specchi.Sarà possibile ammirare video-installazioni “ipertecnologiche” di dive come Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e altre, reinterpretate dalla Roscioli con vena ironica, al contempo profonda e amara, per criticare i pregiudizi e gli stereotipi che contraddistinguono spesso le donne del cinema.Alle video-installazioni si alternano le monumentali tele ad olio realizzate dagli artisti ospiti Oleg Shobin, Andrei Belov, Irenkova, Bazinato, Anna Aparin e Anton Nichiporuk ispirate a famose locandine di film d’autore con un filo conduttore comune che le lega l’una all’altra. Le opere dei pittori bielorussi sono state esposte con successo al Festival del Cinema di Venezia appena concluso e la mostra Dejavù Kinò, che resterà aperta per due settimane, sarà riproposta al Tribeca Film Festival di New York nell’Aprile 2014.L’esposizione romana comprende anche una retrospettiva dal titolo “Sad Kinò”, una finestra sul giardino nel cinema, realizzata dall’architetto paesaggista Virna Mastrangelo.
Hanno garantito la loro partecipazione all’evento significativi personaggi della cultura, dello spettacolo e dell'imprenditoria, che si ritroveranno al termine per un dinner-gala nell’elegante roof garden del Radisson Blue Es H.