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Dal colore al bianco e nero

print06 settembre 2011 17:23
(AGR) Dall’8 settembre a Milano, in una delle più antiche corti dei Navigli, sarà inaugurata la doppia personale di Massimiliano Borri e Carlo De Angelis intitolata “Dal colore al bianco e nero”, che presenterà un confronto visivo tra due artisti provenienti da San Benedetto del Tronto.

"Materia, pensieri e idee prendono forma fluttuando attraverso il bianco, il nero e il colore". Con queste parole i protagonisti della rassegna anticipano il loro debutto a Milano. La curatrice della mostra spiega: “Seppure di formazione artistica differente, entrambi gli autori approfondiscono aspetti essenziali su cui è fondata la società contemporanea, rivolgendo un’attenzione particolare alla modernità e ai suoi effetti collaterali: dal problema dell’alienazione, ben espresso da Borri mediante l’iconografia munchiana dell’urlo, ad una profonda ipocrisia con i suoi retroscena: De Angelis ne contempla un “teatro dell’esistenza” tragicamente conteso da luci e ombre sull’umanità.

Se i linguaggi degli artisti sono eterogenei in quanto De Angelis si esprime con la fotografia e Borri preferisce comunicare attraverso la pittura, non lo è invece la modalità concettuale di entrambi i maestri, che interpretano la realtà attraverso una visione dualistica. La ricerca creativa procede, infatti, su un piano dicotomico in ambedue le concezioni artistiche: se Massimiliano Borri stempera la drammaticità del contemporaneo con l’impiego di un cromatismo vivace e brillante, così Carlo De Angelis traspone il modello della maschera, quale elemento ludico e scenico, alle tensioni sociali.

L’impostazione stilistica è, tuttavia, differente: da un lato assistiamo ad una grinta espressiva inedita e ad un trionfo del colore nella pittura guardando le tele di Borri, dall’altro rimaniamo sedotti dalla quiete e dall’eleganza del bianco e nero soffermandoci sugli scatti di De Angelis.

I lavori che saranno presentati a Milano all’interno dell’esposizione rappresentano un valido esempio di avanguardia contemporanea della scuola marchigiana”.

L’esposizione sarà visitabile fino al 14 settembre.

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