"Care Leavers" dal Campidoglio l'invito ad un tavolo permanente per offrire loro un futuro
Barbara Funari, assessore politiche sociali: abbiamo intenzione di promuovere azioni e interventi di sostegno, accompagnamento e facilitazione per giovani che hanno raggiunto la maggiore età e che, per diversi motivi, vivono fuori della famiglia, in comunità residenziali o in percorsi affidatari.


Una fase dell'incontro "Care leavers a Roma: una comunità in dialogo"
(AGR) L' Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale ha organizzato una giornata di confronto, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, dal titolo "Care leavers a Roma: una comunità in dialogo". È stato affrontato, anche con le testimonianze dei protagonisti, un tema sociale dal forte impatto sulla vita di tanti ragazzi che vivono fuori dalla famiglia di origine per un provvedimento dell’autorità giudiziaria e si trovano, divenuti maggiorenni, a dovere affrontare con difficoltà percorsi di autonomia.
“Abbiamo voluto questo incontro - spiega l'assessora Barbara Funari - per promuovere azioni e interventi di sostegno, accompagnamento e facilitazione per giovani che hanno raggiunto la maggiore età e che, per diversi motivi, vivono fuori della famiglia, in comunità residenziali o in percorsi affidatari. Siamo partiti dalle storie e testimonianze di tanti ragazzi della nostra città, che rappresentano un vero e proprio capitale sociale, per arrivare ad istituire un tavolo permanente tra Istituzioni, società civile, terzo settore, imprese ed università con l'intento di dare seguito all'impegno di accompagnare questi giovani nel loro percorso di crescita formativa e professionale. È nostro dovere offrire strumenti di garanzie a questi ragazzi, perché il loro diciottesimo compleanno rappresenti un momento di festeggiamento e non una preoccupazione per il loro futuro".