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Ardore di forma nell'arte di Giuseppe Faella

Giuseppe Faella - scultore, pittore e grafico di grande talento - è nato a Casola di Napoli il 17 gennaio 1948, ma vive e lavora da circa mezzo secolo sul nostro territorio tra Ostia e Dragona.

printDi :: 21 marzo 2022 13:13
La Piramide di Faella

La Piramide di Faella

(AGR) Di Anna Iozzino

    critica d’arte

 
Sin da piccolo ha lavorato come ebanista, restauratore, intagliatore, decoratore presso la bottega del padre dal quale ha imparato a leggere ed amare il legno, ad interpretare ogni sua venatura, ogni suo nodo. Sono gli anni delle prime esperienze, caratterizzate da un autentico impegno formale e dalla profonda e quotidiana familiarità con la materia. Più tardi frequenta l’Istituto d’arte di Sorrento e l’Accademia delle Belle Arti di Roma e poi inizia con assiduità l'attività professionale. E’ proprio di questi anni il pregevole lavoro di restauro all’antica villa “Della Rocca” di Gragnano (Na) e alla “Certosa di San Martino di Napoli”.

Ha realizzato in Italia e all'estero numerose opere monumentali:

1982 La scultura in terracotta dedicata alla scorta di Aldo Moro per il Comune di Casola;

1983 Due fontane e il Monumento ai Caduti per il Comune di Gioia dei Marsi collocati nella Villa comunale;

1987 Tre sculture in materiali vari, collocate in spazi pubblici della città di Bieldfeld in Germania;

1987 Monumento ai caduti - Casale d’Aschi Giuria dei Marsi (Aq);

1988 Una scultura in legno collocata nella chiesa di Santa Monica ad Ostia lido;

1988 La scultura lignea sistemata nell’ingresso dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia Lido.

2000 Il seminatore (Monumento al contadino) - Avezzano (Aq) Cese.

2000 Obelisco giubilare – Chiesa di Santa Monica - Ostia.

2002 La raccolta delle olive - Città nuova di Farfa – Pannello di bronzo 140 x 100.

2003 Figure continue - Aeroporto di Fiumicino (partenze nazionali).

Materiale: radice secolare di ulivo; misure cm 180 x cm 116 unico blocco.

2003 La raccolta delle olive - Città nuova di Farfa – terra cotta 140 x 100. Museo dell’olio del comune.

2003 La Polena – AdR cm 140 x 120 x90 radice di ulivo secolare (partenze nazionali)

2003 Minotauro – AdR radice di ulivo 80x 70 x50 (partenze nazionali)

2004 Le sirene di Tiberio – AdR radice di eucalipto 190 x 100 x 120;

2004 Cinque opere esposte nel parco Hotel Park - Ostia antica - ulivo ed eucalipto.

2004 Mostra personale itinerante nei musei regionali della Polonia. Partenza 10 luglio da Wolsztyn, e poi a Leszno ed al Museo di Krotoszyn.

Numerosi sono i monumenti che Giuseppe Faella ha dedicato ad Ostia e alla sua storia tra cui spicca quello dedicato agli “Scariolanti”, cioè a tutti quei manovali che alla fine dell’Ottocento per bonificare il litorale romano erano addetti al trasporto dei materiali con le carriole di legno, costruite da loro stessi come piccoli ed utili veicoli a mano, composti da una cassa munita di due stanghe e da una ruota larga dieci centimetri per evitare che il peso del carico non la facesse sprofondare nel fango.

Ha allestito mostre collettive e personali in Italia, Germania, Austria, Olanda, Svizzera, Stati Uniti, Australia, Canada, Polonia ecc. La sua bibliografia la possiamo trovare sui cataloghi d’arte Annuario Comed, Bolaffi, Quadrato, Elite, I maestri del XX secolo,etc.

La sua ultima opera scultorea, collocata nel giardino di una villa privata all'Isola sacra di Fiumicino, è molto particolare: ha disegnato, e progettato un'urna cineraria d'ispirazione egizia. La forma è quella di una piramide tronca su base quadrata. Le quattro facce sono scolpite a bassorilievo con punte sporgenti ad altorilievo. La piramide è in cemento armato con la base di cm.160x160 e l'altezza di cm.110. Sul lato A è raffigurata la vita contadina con casa, trattore e animali domestici. Sul lato B è scolpito il paesaggio di Fiumicino con il Tevere, le barche e il ponte levatoio. Sul lato C è rappresentata la vita di chi fa sport e di chi pesca. Il lato D si può aprire per deporvi le ceneri e gli oggetti cari al defunto. Sulla sommità un busto con due volti, una scultura a tutto tondo ricavata da una radice di ulivo.

Giuseppe Faella .oltre a seguire un percorso artistico è conosciuto e stimato per la sua opera umanitaria e sociale che ha svolto e svolge a favore delle persone handicappate, bambini e adulti. Ad essi, infatti, dedica con amore quasi tutto il suo tempo libero e cerca di risolvere le loro difficoltà a livello di socializzazione mostrando con l'esempio personale comportamenti adeguati allo sviluppo di rapporti interpersonali sereni ed equilibrati. Inoltre cerca di alleviare il loro stato d'inerzia e di abbandono impegnandoli nella possibilità di tradurre in termini figurativi e plastici alcune scene familiari o aderenti ai loro reali interessi.

L'impianto logico e formale dei disegni e dei quadri ad olio è essenzialmente classico sia per il decoro formale, sia per la costruzione delle immagini secondo un'estetica fatta di armonia e di motivi inerenti alla vera natura dell'uomo, fatta di anima e di corpo, ancorato alla terra, ma proteso verso l'infinito.

Nelle sculture quest'artista rivela un'intima fusione tra forma e contenuto e, come ha affermato il poeta e critico d'arte Gioacchino Ruocco, “anche se sono di piccole dimensioni, si muovono alla conquista di uno spazio sempre più grande. Sono ragionate nei ritmi e nei volumi, nei vuoti e nei pieni che le compongono e le rendono composizioni corpose ed intense. Giuseppe Faella è' stato premiato numerose volte e di recente ha vinto il primo premio assoluto Aeroporti Romani “Salviamo il litorale”.

Il Papa Giovanni Paolo II lo ha pubblicamente lodato per l’insegnamento di attività artistica svolto a favore dei bambini e degli adulti handicappati presso la scuola-laboratorio di Acilia (Roma).

Photo gallery

Faella le forme in continuità
piramide progetto

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