Zaccai: la salute è un diritto di tutti
(AGR) Tutti insieme per chiedere una sanità migliore.Il prossimo 10 settembre, infatti, appuntamento a Carpi (Modena) sul piazzale Donatori di sangue, nel parcheggio del poliambulatorio dell’ospedale Ramazzini, per partecipare ad un sit-in e denunciare eventuali negligenze ed errori che si sarebbero verificati all’interno del nosocomio. Si è registrato, infatti, un nuovo decesso all’ospedale Ramazzini di Modena, dopo il “misterioso” decesso di Mario Andreoli, il 79enne morto la notte tra il 15 ed il 16 agosto al pronto soccorso del nosocomio carpigiano. Stavolta la vittima è Benedicta Amoako Akuoko, una neonata di soli due giorni di origini ghanesi, nata in “condizioni anomale” e morta lunedì 29 agosto in circostanze che sono tutte da verificare. E’ stata già predisposta l’autopsia sul corpicino della piccola ed è stata aperta un’inchiesta.Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento nazionale Italia Garantista che già aveva denunciato insieme alla consigliera Andreoli il “misterioso” decesso di Mario Andreoli, è sceso in campo a fianco della famiglia della bimba e dei legali che la stanno assistendo, esprimendo tutta la propria solidarietà. Zaccai è ben determinato a fare piena luce sulla vicenda che, ancora una volta, vede al centro il “Ramazzini” di Carpi.
“E’ l’ennesima dimostrazione”, afferma la consigliera del Popolo della libertà di Novi di Modena, Tania Andreoli, “che qualcosa in quell’ospedale non funziona….”>
Nel frattempo, lo stesso Zaccai e la consigliera Andreoli invitano tutti i cittadini che hanno subito danni e/o i familiari delle persone decedute per supposti casi di malasanità a non mancare all’appuntamento di sabato 10 settembre, ore 11, a piazzale Donatori di sangue, al
Parcheggio del poliambulatorio, dove si svolgerà un sit-in per denunciare le negligenze e gli errori drammatici che si sono verificati nella struttura carpigiana.
“E’ giunta l’ora di unire le forze e di trovare il coraggio per far sentire la propria voce”, affermano Andreoli e Zaccai: “la sanità pubblica appartiene a tutti i cittadini che vi contribuiscono. La salute”, chiosano, “è un sacrosanto diritto tutelato dalla nostra Costituzione, di cui ci si ricorda soltanto in occasione di cerimonie e tagli del nastro”.