Utilizziamo i cookie per abilitare e migliorare le funzionalita' del sito web, servire contenuti per voi piu' pertinenti, ed integrare i social media. E' possibile rivedere la nostra privacy policy cliccando qui e la nostra cookie policy cliccando qui. Se chiudi questo avviso, acconsenti all'utilizzo dei cookie. Per modificare le impostazioni dei cookies clicca qui

SEI GIA' REGISTRATO? EFFETTUA ADESSO IL LOGIN.



ricordami per 365 giorni

HAI DIMENTICATO LA PASSWORD? CLICCA QUI

NON SEI ANCORA REGISTRATO ? CLICCA QUI E REGISTRATI !

Volontari in Abruzzo

print23 aprile 2009 14:42
Terremoto in Abruzzo 2009

Terremoto in Abruzzo 2009

(AGR) Tanti gli aiuti che, da ogni parte d’Italia, giungono in Abruzzo dopo il terremoto dello scorso 6 aprile: non solo la Protezione Civile e le forze militari, ma anche semplici persone che, spinte da una solidarietà forse impensata, corrono a dare il proprio sostegno materiale e morale agli oltre 100.000 senzatetto abruzzesi.

Tra i luoghi provati dal terremoto, a pochi km da L’Aquila, c’è Tornimparte, un paesino di 3000 abitanti. Qui i danni materiali non sono molti, sebbene le case siano, per ora, inagibili a causa degli innumerevoli controlli da effettuare. Il morale della gente, però, non è certo dei migliori. La paura che la terra tremi di nuovo, il timore di perdere quel poco che si ha, la casa, il lavoro - la vita - , non dà certo tranquillità a chi, per ora, alloggia nelle tendopoli.

Qualche danno in più lo ha subìto il paese di Sant’Elia, una frazione vicina. È crollata la Chiesa, e anche qualche casa. Don Danilo e don Mauro, i sacerdoti di questi due paesi, cercano di assicurare la Messa in una tenda che, per l’occasione, diventa la cappella del luogo; rasserenano chi ha bisogno di conforto, parlano a tutti di Speranza e, come ha detto don Mauro, “non importa se abbiamo perso la casa, il Signore resta sempre, perché Mi basti Tu”.

Nei campi arriva un po’ di tutto: cibo, vestiti, l’occorrente per l’igiene personale; ma arrivano anche volontari che si impegnano ad ascoltare il dolore di chi ha visto cadere, pietra su pietra, gli sforzi di una vita. Tanti ragazzi donano sorrisi ai bambini trascorrendo del tempo giocando con loro.

Non sarà semplice ricostruire tutto quello che il terremoto ha distrutto: ci vorranno anni… e tanti sacrifici! Si è cominciato dal rimettere in piedi la fiducia dei rapporti umani, cercando di riportare l’allegria e la serenità che, la terra tremante, ha fatto crollare.

Giuseppe Pironti

Partecipa anche tu affinche' l'informazione vera e trasparente sia un bene per tutti

 
 
x

ATTENZIONE