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Viterbo, divelta la targa in ricordo delle donne violentate nel 1943-1944

Ciotti (presidente nazionale ANVM) “Un gesto vergognoso, vogliono toglierci il diritto alla memoria.”

printDi :: 21 agosto 2023 11:16
Viterbo, divelta la targa in ricordo delle donne violentate nel 1943-1944

Viterbo, divelta la targa in ricordo delle donne violentate nel 1943-1944

(AGR) Divelta la targa che ricorda le donne vittime delle cosiddette “marocchinate”, le violenze perpetrate dalle truppe coloniali francesi in Italia nel periodo 1943-1944.

La targa diventa che ricorda le donne vittime delle cosiddette “marocchinate

La targa diventa che ricorda le donne vittime delle cosiddette “marocchinate"

 
Era stata inaugurata il 1 giugno scorso nel giardino del quartiere Carmine a Viterbo, con una cerimonia alla quale avevano presenziato il Sindaco Chiara Frontini, l’assessore Katia Scardozzi e il vice presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate Silvano Olmi.

L’atto vandalico sembra sia stato compiuto nella notte tra venerdì e sabato. La targa sarà riposizionata al più presto. Sono in corso indagini per individuare i responsabili.

Viterbo, la targa divelta e gettata

Viterbo, la targa divelta e gettata

“Si è trattato di un gesto vergognoso – dichiara Emiliano Ciotti, presidente dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate, che il 7 luglio scorso era venuto appositamente a Viterbo per vedere la targa – un atto vandalico che ferisce gravemente la memoria delle donne e degli uomini che subirono violenze inenarrabili.

Esprimo la massima solidarietà all’amministrazione comunale, alla città di Viterbo e agli iscritti all’ANVM della Tuscia – conclude Ciotti – chi distrugge targhe e monumenti vuole toglierci un diritto, quello alla memoria e al ricordo.”

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