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Via di Acilia, parte il raddoppio

print17 luglio 2012 15:35
(AGR) In pericolo l'importante giacimento di superficie di età preistorica lungo la via di Acilia. I lavori del raddoppio della strada sono iniziati senza alcun sondaggio archeologico, asportando tutto il materiale litico presente. Partite le denunce verso gli organi predisposti alla tutela e alla Procura di Roma.

Ricordiamo che l’area in questione è nota già dal 1956, quando lavori di scavo per tracciare un acquedotto portarono allo spianamento di una piccola balza a 500 metri dalla Colombo, lato Axa. Le successive indagini rivelarono la presenza di numerosissimi oggetti, tra cui 150 di notevole interesse.

Nel 1991 su tutta l’area fu dunque posto un vincolo archeologico dal sottosegretario ai Beni Culturali, Gianfranco Astori, prontamente rimosso dopo ricorso al Tar del Lazio da parte dei costruttori.

Si osserva infine che questo giacimento preistorico di superficie non ha subito sconvolgimenti nel passato, così da conservarsi pressoché integro. I ritrovamenti preistorici furono attribuiti alla cultura musteriana di tipo pontiniano (120.000-35.000 anni fa, Paleolitico Medio) e qualcuno al Paleolitico Superiore (35.000-9.500 anni fa).

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