Va a fare gli auguri di Pasqua alla mamma e finisce in manette, preso ricercato evaso dai domiciliari,dovrà scontare 9 anni
Oltre che per l’evasione dagli arresti domiciliari, l’uomo era ricercato perché doveva espiare 2 condanne:una a 6 anni e 8 mesi di reclusione per un cumulo pene, per reati quali alterazione di monete, introduzione e spesa nello stato di monete falsificate, spaccio di sostanze stupefacenti e rapina.
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(AGR) Sono serviti diversi giorni di lunghi appostamenti agli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile romana per arrestare, il giorno di Pasqua, un romano classe ’88 che, dalla fine del gennaio scorso, evadendo dagli arresti domiciliari, si era reso irreperibile.
Oltre che per l’evasione dagli arresti domiciliari, l’uomo era ricercato perché doveva espiare 2 condanne:una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione per un cumulo pene emesso pochi giorni prima dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Roma, per reati quali alterazione di monete, introduzione e spendita nello stato di monete falsificate, spaccio di sostanze stupefacenti e rapina. Per quanto riguarda la condanna relativa ai reati inerenti gli stupefacenti, la stessa trae origine da un’operazione della stessa Squadra Mobile capitolina del 2009, denominata “Operazione Accollona”, conclusasi nel 2010 con l’arresto del predetto e di altri soggetti per spaccio.
Fatale all’uomo la voglia di fare gli auguri alla madre il giorno di Pasqua; gli investigatori della Squadra Mobile, che da mesi erano sulle sue tracce, intuendo le sue intenzioni lo hanno aspettato nelle vicinanze di una villetta del litorale romano e lì lo hanno bloccato.
L’uomo ha tentato l’ennesima fuga quando, poco prima di essere condotto in carcere, lo stavano visitando in ospedale. In questo caso sono stati i poliziotti della Sezione Volanti ad impedirgli di fuggire dal nosocomio.