Truffe agli anziani con la scusa del "falso nipote", tre in manette ieri a Roma
A Settecamini, un’anziana di 82 anni ha raccontato agli agenti di aver ricevuto una telefonata da parte di un uomo che, spacciatosi per il nipote, le chiedeva aiuto per pagare alcune multe presso l’ufficio postale e la metteva in contatto con un presunto direttore delle Poste che chiedeva 6.000 euro
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(AGR) La Polizia di Stato, impegnata costantemente nel contrasto delle truffe ai danni delle persone anziane, sia con attività preventive, con agenti in borghese, che con servizi appositamente predisposti nelle zone maggiormente colpite da questo odioso fenomeno, ha arrestato 3 soggetti in due diverse operazioni poiché gravemente indiziati di rapina e truffa aggravata.
Il primo episodio ad opera di un 19enne, è avvenuto nel primo pomeriggio del 21 febbraio scorso nel quartiere Tuscolano nelle vicinanze di via delle Cave; una ragazza, andando a trovare i nonni, ha riscontrato la presenza in casa di un giovane a lei sconosciuto. A quel punto, ha subito intuito quello che poteva essere successo ed ha chiesto aiuto a gran voce. Vistosi scoperto il ragazzo, un 19enne di origini campane, si è avventato su di lei afferrandola violentemente per le spalle per guadagnare la porta di casa e fuggire. I vicini di casa, sentendo le grida, oltre a chiamare l’112NUE, il numero unico emergenza, sono corsi in aiuto ed hanno così permesso agli agenti del commissariato Appio e della Sezione Volanti di bloccare definitivamente il 19enne.
Il secondo episodio vede in azione gli agenti della Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni che hanno arrestato due uomini, campani, rispettivamente di 35 e 25 anni, poiché gravemente indiziati di truffa aggravata ai danni di una donna anziana di 82 anni. E’ successo nella giornata di mercoledì scorso, quando gli investigatori del Distretto San Giovanni, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, nel transitare in via Aosta, hanno notato due uomini a bordo di un’autovettura sospetta. I poliziotti hanno quindi effettuato un servizio di pedinamento terminato in località Settecamini ove l’autovettura ha fermato la propria corsa ed è stata parcheggiata in via Rubellia. Uno dei due uomini è sceso dall’auto e ha raggiunto a piedi un’abitazione nelle vicinanze per poi, dopo pochi minuti, tornare indietro e riprendere la marcia. I poliziotti, insospettiti dal comportamento dei due soggetti, che erano ormai giunti all’imbocco della bretella dell’A1 in direzione Napoli, hanno deciso di effettuare, unitamente a una pattuglia della Polizia Stradale, un controllo dell’autovettura. All’interno del vano portafusibili posto nel cruscotto anteriore, è stato rinvenuto un sacchetto di plastica contenente monili in oro del peso di circa 200 grammi. I poliziotti hanno quindi accertato che i due complici avevano truffato poco prima, proprio in località Settecamini, un’anziana di 82 anni. La donna ha raccontato agli agenti di aver ricevuto sulla sua utenza fissa una telefonata da parte di un uomo che, spacciatosi per il nipote, le chiedeva un aiuto per pagare alcune multe presso l’ufficio postale. Subito dopo la metteva in contatto con un fantomatico direttore delle Poste che le chiedeva 6.000 euro per evitare conseguenze penali nei confronti del nipote. Dopo pochi minuti presso l’abitazione è giunto l’ “incaricato” delle Poste a cui la donna ha consegnato la busta con all’interno i gioielli. Accompagnati al Distretto i due sono stati arrestati con successiva convalida. Tutti i monili sono stati restituiti alla vittima.
Ad ogni modo gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile