Tribunale dei minori, bisogna voltare pagina
(AGR) ( AGR ) Il presidente del Movimento nazionale Italia garantista si schiera contro la decisione del Csm che ha portato al trasferimento in un’altra sede dei magistrati “non allineati”.“Stiamo assistendo ad uno scontro tra due modi di concepire la giustizia minorile”. In autunno il Convegno nazionale a Palazzo Valentini in attesa che venga accolto il disegno di legge presentato dal senatore Franco Cardiello.Da una parte le famiglie e i bambini che la giustizia minorile dovrebbe tutelare. Dall’altra il Tribunale dei minori e i servizi sociali. Il risultato? Molti, troppi casi di sottrazioni dei minori proprio da parte di chi è preposto a garantirne la sicurezza ed il benessere. In Italia si contano ormai 33 mila casi di “sottrazione dei minori” da parte di zelanti magistrati e operatori sociali. Con conseguenze devastanti per i genitori, privati dei propri figli, e per i bimbi, sottoposti a shock permanenti. “Sequestri di stato”, li definisce senza mezzi termini Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento nazionale Italia garantista nonché consigliere del Gruppo misto della Provincia di Roma, che della difesa dei diritti dei cittadini più deboli ed indifesi contro i “poteri forti” ha fatto la sua battaglia.
Reduce dagli incontri di Bari del 9 e 10 agosto scorsi quando ha incontrato, tra gli altri, Saverio Sarcina, padre delle gemelline di due anni Aurora e Federica, a lui sottratte dai servizi sociali ormai un anno fa, e Annalisa Loconsolo, presidente della Regione Puglia di “Penelope”, l’associazione che si batte per fare chiarezza sulla scomparsa del giovane Cimarella – “Si tratta di una sorta di omicidio, a cui è seguito un occultamento di cadavere”, dichiara il presidente Zaccai – il Movimento nazionale Italia garantista scende in campo per denunciare lo strapotere dei giudici di alcuni Tribunali dei minori.
In questo senso, un caso emblematico è quello che riguarda Guido Stanzani e Francesco Morcavallo, magistrati presso il Tribunale di via del Pratello, a Bologna, trasferiti in un’altra sede perché “scomodi”. Entrambi i giudici, evidentemente “non allineati”, in contrasto con il presidente Maurizio Millo, avevano denunciato una prassi nociva in uso presso l’organismo per cui i giudici, nei casi di famiglie problematiche, utilizzano provvedimenti provvisori (non appellabili) con cui limitano la potestà dei genitori, dando poi una delega “in bianco” ai servizi sociali per controllare la situazione. Il tutto senza consultare entro pochi giorni mamma e papà come invece, secondo Stanzani e Morcavallo, imporrebbe il principio del contraddittorio. La prima udienza, di norma, slitta così a sei, otto mesi più tardi. Di fatto, questi “decreti provvisori” vengono poi prorogati e durano anni. Ed i piccoli? Crescono lontani dall’affetto dei genitori, a loro volta devastati da una sentenza che non lascia scampo.Di proroga in proroga, i figli crescono e i genitori diventano vecchi mentre i servizi sociali assumono il ruolo di “controllori”. A volte, questa situazione dura molti anni, senza che si arrivi mai a una definizione. Senza contare il potere sempre crescente dei giudici non togati, psicologi ed educatori. E’ anche, bisogna sottolinearlo, uno scandaloso business stimato in centinaia di migliaia di euro l’anno. Un miliardo, denunciano alcuni genitori. Ogni bimbo ospitato in un istituto, casa famiglia o famiglia “frutta” infatti tra i 300 e i 1000 euro.
A Bologna ha “vinto” il presidente del Tribunale dei minori: il Csm gli ha dato ragione ed i due magistrati “ribelli” sono stati allontanati. Ma non finisce qua. “Si è trattato di uno scontro tra due modi di concepire la giustizia minorile”, commenta il presidente Zaccai, ribadendo la volontà di denunciare la malafede con la quale agiscono alcuni giudici. “Ci auguriamo che venga approvato il disegno di legge presentato dal senatore Franco Cardiello,PdL, che ridurrebbe lo strapotere dei servizi sociali”, spiega il presidente Zaccai. “In qualità di presidente del Movimento nazionale Italia garantista, sono d’accordo con l’abolizione del Tribunale dei minori sezione civile così come proposto da molti esperti del settore – associazioni, penalisti, avvocati e politici – per porre un termine definitivo allo scempio nazionale dei “sequestri di stato” perpretati ai danni dei bambini”.
Il Movimento nazionale Italia garantista è intanto al lavoro, grazie all’impegno e alla volontà di tutti, senza alcuna pregiudiziale, per l’organizzazione di un convegno nazionale a Palazzo Valentini che potrebbe coincidere – se l’Ente Provincia concederà il nulla osta – con la Giornata mondiale dei diritti per l’infanzia che si celebrerà nel mese di novembre. Per questa ragione, in attesa del nulla osta, la data del convegno è ancora da stabilire. In attesa, il presidente Zaccai e tutti i sostenitori del movimento proseguono nell’impegno della difesa dei diritti di tutti, senza alcuna distinzione di razza, ceto sociale, credo politico e religioso.