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Torre del Greco: parte la raccolta differenziata

print18 giugno 2008 09:54
porto di Torre del Greco (NA)

porto di Torre del Greco (NA)

(AGR) Quando si parla dell’”emergenza rifiuti” si indica Napoli come riferimento di una situazione che coinvolge, in maniera diversa, tutta la Campania.

E non bisogna, comunque, prescindere dalle diverse situazioni orografiche, sociologiche ed anche storiche. Attorno a Napoli sorge una periferia industriale, postindustriale, residenziale e degradata, ma anche paesi ricchi di storia e tradizione, senza soluzione di continuità tra i loro territori, senza che alla crescita demografica abbia corrisposto, nel tempo, una adeguata crescita strutturale e dei servizi.

Pur in presenza di strade di grande comunicazione, tangenziali ed autostrade, il tessuto urbano è intrecciato di vie e viuzze, concepite per un traffico diverso da quello automobilistico e dalla quantità di vetture per abitante. La situazione peggiora ulteriormente in quelle zone che sono interessate dal rischio Vesuvio, dove, alle falde del vulcano, si intricano sentieri, più che strade, di una larghezza risicata per un’auto, ma con doppio senso di circolazione.

La legge incentiva le popolazioni alla dismissione delle abitazioni, in questa che viene definita “fascia rossa”, fortemente a rischio nel caso che il Vesuvio dovesse manifestare apertamente un’attività mai sopita.

Parlare di luoghi in cui cercare spazi per costruire impianti di conferimento o termovalorizzatori in queste zone è un’impresa pressoché impossibile: la periferia di una cittadina è il confine con la successiva, nella direttrice nord-sud, ad est ci si inerpica nel Parco Nazionale del Vesuvio e ad ovest il golfo e le sue splendide isole.

Che emergenza ci sia, in queste parti, non si vede solo dai cassonetti pieni, contornati da buste di plastica. Non si vedono i cumuli a cui ci hanno abituato i telegiornali: lo si nota percorrendo la strada panoramica, sulle falde del vulcano, con un panorama ineguagliabile della penisola sorrentina, di Capri, Ischia e Napoli sullo sfondo. Peccato che le banchine della strada siano un lungo percorso di residui alimentari, buste di plastica, calcinacci, vecchie porte e masserizie, elettrodomestici fuori uso e scarti di ogni genere, qui depositati da cittadini esasperati dell’assenza di soluzioni definitive al problema dei rifiuti.

Torre del Greco, famosa in tutto il mondo per la lavorazione artistica del corallo e del cammeo su conchiglia,sta iniziando il suo percorso per uscire dalla crisi. Ciro Borriello, sindaco della cittadina, ha posto tra i primi obiettivi della sua giunta la soluzione dell’annoso problema. I rifiuti solidi urbani hanno raggiunto la quantità di circa 120 tonnellate giornaliere, che vengono conferite, su indicazione del Commissario di Governo nei siti di Caivano e Casalduni, in provincia di Benevento.

Grazie a ciò ed alla possibilità di stoccare provvisoriamente le quantità eccedenti, presso un sito provvisorio dei fratelli Balsamo, nei pressi dell’Officina Trenitalia di Santa Maria La Bruna, la situazione nelle strade non è estremamente preoccupante.

“Un ulteriore passo avanti è previsto con il 1 di giugno” – ci dice Nello Brancaccio, coordinatore dell’area esterna del Comune di Torre del Greco – “In questa data inizia la raccolta differenziata, porta a porta. Il Comune ha già provveduto a distribuire circa 30.000 kit ai capifamiglia iscritti nelle liste elettorali, nelle scuole ed ai dipendenti comunali della nettezza urbana”.

Il kit è composto da 3 set di sacchetti di colore diverso, biodegradabili, per il conferimento, ed è stato consegnato gratuitamente dagli operatori del Comune direttamente presso le abitazioni. Tale dotazione è ritenuta sufficiente per circa un mese; dal mese successivo i cittadini ne potranno ritirare altri presso i centri comunali a ciò predisposti. I kit sono composti di 16 sacchetti bianchi per la frazione organica, 4 arancio per la plastica, 8 gialli per la carta, e le modalità di utilizzo sono riportate in una foglio di semplici istruzioni allegato alla dotazione.

Le modalità di raccolta prevedono il conferimento, in orari specifici serali, delle varie tipologie di rifiuti: 5 giorni a settimana sarà raccolta la frazione organica, mentre per carta, plastica, materiali ingombranti è previsto il passaggio dei mezzi 3 giorni a settimana. I rifiuti raccolti saranno avviati presso piattaforme convenzionate di raccolta, trattamento e riciclaggio della regione.

“In sei mesi” – ha concluso Nello Brancaccio – “contiamo di avere circa il 25 o anche il 30% di raccolta differenziata. E’ una sfida significativa ed importante, ma, con la collaborazione di tutti i cittadini contiamo di vincerla, per uscire quanto prima da questa situazione, ormai non più sostenibile”.

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