Stop definitivo al ponte della scafa?
(AGR) “Proprio dove dovrebbe sorgere il pilone ostiense del famigerato nuovo Ponte della Scafa” denuncia l’associazione culturale Severiana “sono emersi nuovi resti dell'antico molo di età romana.In questo modo resta confermato l'andamento dell'antica linea di costa che vedeva l'ingresso delle navi romane presso la foce del Tevere, a quel tempo posizionata all'altezza dell'attuale Tor Boacciana, il presunto faro del porto fluviale di Ostia. I lavori di indagine archeologica, commissionati dal Comune di Roma, che vedono come responsabile del procedimento l'Ing. Roberto Botta del Dip.to S.I.M.U. e come archeologo responsabile la Dott.ssa Alessandra Ghelli, sono iniziati il 25 novembre 2015 e si sono conclusi pochi giorni fa.
Ancora sono visibili nel terreno i fori dei carotaggi, scesi a 15 metri di profondità. Da scavi compiuti in due zone, una dentro un'area espropriata, l'altra a ridosso della torre, sono comparse strutture romane che lasciano intendere l'esistenza di moli analoghi a quelli massicci e imponenti ritrovati sul lato opposto di via Tancredi Chiaraluce”
Crescono dunque le incertezze sull'effettiva realizzabilità del Nuovo Ponte della Scafa, dubbi recentemente sollevati anche dal Comune di Fiumicino, più orientato verso l’ampliamento dell'esistente ponte e al raddoppio di via della Scafa con realizzazione di opportune rotatorie.