Roma, torna in ufficio per suicidarsi, salvato dalla polizia
E' accaduto ieri a San Lorenzo. Un uomo era rientrato in ufficio con una scusa, poi chiusosi in una stanza ha prima tentato di tagliarsi le vene e poi si è messo a cavalcioni sulla finestra. Gli agenti si sono avvicinati e poi, con un balzo l'hanno bloccato e


(AGR) Nella tarda mattinata di ieri la Sala Operativa della Questura ha allertato le volanti del Commissariato San Lorenzo, diretto da Luigi Mangino, per un probabile suicidio in atto in un ufficio di via Giuseppe Antonio Guattani. Sul posto, gli agenti sono stati contattati dai colleghi del 55enne preoccupati, poiché l’uomo, in “smart working” presso il proprio domicilio, si era presentato in ufficio dicendo di dover prelevare delle mascherine. In realtà, una volta entrato nella stanza, aveva iniziato a ferirsi con un taglia carte, chiudendosi poi all’interno e minacciando il suicidio.
Uno dei poliziotti allora si é sdraiato a terra, tentando di sbirciare all’interno della stanza, così è riuscito ad intravedere la sagoma della persona in bilico sulla finestra aperta. Gli agenti a quel punto hanno forzato piano la porta per non allarmare l’uomo e, una volta all’interno, lo hanno trovato seduto sulla finestra con lo sguardo fisso nel vuoto e una mano sanguinante, mentre con l’altra impugnava un taglierino da ufficio.