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Roma, preso rapinatore seriale dei Supermercati, solo a gennaio nove "colpi", individuato tramite le immagini delle telecamere

L'uomo, messo a segno il colpo per aggirare le indagini, nascondeva in luoghi distinti e lontani l’arma, con la quale aveva minacciato i cassieri,e lo scooter col quale si muoveva e si dileguava a bordo di mezzi pubblici. Sorpreso dagli agenti mentre recuperava la pistola per una nuova rapina

printDi :: 06 febbraio 2025 16:25
Polizia squadra mobile

Polizia squadra mobile

(AGR) Nel solo mese di gennaio aveva messo a segno nove colpi, tre dei quali nello stesso giorno e a poche ore di distanza l’uno dall’altro. Stesso abbigliamento, stesso modus operandi: armato di pistola entrava negli esercizi commerciali e minacciava le vittime facendosi consegnare il denaro. In soli due casi il colpo non era andato a segno grazie a sistemi automatici di chiusura delle casse che le avevano rese “inaccessibili” agli stessi “addetti”.

L’uomo, un cinquantacinquenne romano, senza fissa dimora e già gravato da precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, è stato fermato dalla Polizia di Stato. A ricostruire gli episodi dai quali sono emersi inequivocabili gravi indizi di colpevolezza a suo carico sono stati gli agenti della Squadra Mobile capitolina, che, insieme ai poliziotti del commissariato Romanina, nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, hanno tracciato, punto per punto, il profilo della sua seriale condotta antigiuridica.

 
Con facilità e spregiudicatezza, travisando i tatuaggi che avrebbero potuto incastrarlo in quanto segno distintivo, entrava ogni volta in un supermercato diverso, ma insistente sempre sulla stessa zona, e minacciava gli addetti alle casse costringendoli a consegnargli il denaro. Per intimidirli, puntava contro di loro una pistola, poi risultata essere una replica priva di tappo rosso, simile a quelle in dotazione alle forze dell'ordine e facilmente modificabile per diventare un'arma da fuoco funzionante. Una volta messo a segno il colpo, infine, per aggirare le indagini, nascondeva in luoghi distinti e lontani l’arma e lo scooter col quale si muoveva e fuggiva a bordo di mezzi pubblici.

Ad incastrare il rapinatore seriale sono state le testimonianze delle vittime unite alla visione incrociata delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali presi di mira e della stazione metropolitana Anagnina, dove gli uomini della Squadra Mobile avevano intercettato lo stesso scooter immortalato dalle telecamere dell’esercizio in cui aveva consumato l’ultima rapina.

Due giorni dopo, il cinquantenne romano è stato intercettato dai poliziotti nei pressi della stessa fermata metropolitana, mentre era intento ad armeggiare insieme ad un complice un sacchetto in cellophane nascosto dai cespugli. Al suo interno, gli agenti hanno ritrovato la stessa arma presumibilmente utilizzata per mettere a segno le rapine. A confermare la ricostruzione degli investigatori, infine, l’esito positivo della perquisizione del suo appartamento, dove sono stati rinvenuti gli stessi capi di abbigliamento che l’uomo indossava nei diversi episodi per cui risulta attualmente indagato.

A finire in manette anche il presunto complice, un trentaquattrenne romano trovato in possesso di 40 grammi di hashsish.
Per completezza si precisa che le evidenze informative ed investigative descritte attengono alla fase processuale delle indagini preliminari. I soggetti in narrativa, pertanto, sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza passata in giudicato.

Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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