Roma-Lido, gravi carenze e salti di corsa, il servizio per andare al mare sempre più diradato
Il servizio predisposto da Atac prevede 138 corse teoriche non è assicurato, così come non vengono rispettate le frequenze orarie di 15 minuti. Negli orari di punta un treno ogni venti minuti. SI: necessario un Tavolo di crisi per la transazione con la Regione
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(AGR) Per andare al mare usa il mezzo pubblico….un consiglio ed un invito che andava di moda alcune estati fa e che oggi nessuno più ipotizza. Basta seguire il blog su facebook dei pendolari per capire che il servizio, oltre ad essere carente non è nemmeno più assicurato, che ci vogliono non meno di 35-40 minuti e che gli assembramenti sono dietro l’angolo ad ogni corsa. Oggi, ad esempio, leggiamo: servizio ridotto ed irregolare, carenza di materiale rotabile con solo 4 treni disponibili rispetto agli 8 previsti.
L’Orario Ufficiale estivo, predisposto da Atac dallo scorso 5 luglio che prevede solo 138 corse teoriche, non è assicurato, così come non vengono rispettate le frequenze a 15 minuti. Le corse girano a circa 20 minuti l’una dall’altra. Durante il corso della giornata sono previste ulteriori rimodulazioni delle partenze e rallentamenti in linea per tutto il giorno con possibile riduzione treni disponibili nelle ore più calde. Da qui, possibili assembramenti in orario di punta. Più drammatico il bollettino per l’accessibilità alle stazioni dei passeggeri PMR (ossia: passeggeri con mobilità ridotta). Oggi 20 luglio risultano bloccati 13 impianti su 30 esistenti da Ostia a Vitinia, praticamente uno su due. Sono praticamente inaccessibili a chi ha seri problemi di deambulazione o viaggia con carrelli, passeggini o port-enfant al seguito, le quattro stazioni di Ostia oltre alla fermata di Casalbernocchi e Tor di Valle. “Dopo aver annunciato la fine dei lavori ancora non si riesce a sapere da Atac la data delal riapertura” si legge su una nota del Comitato pendolari.
Non va sottovalutato il fatto che il progressivo passaggio di consegne da ATAC ad ASTRAL e cioè la cessione della gestione della Roma Lido dal Comune di Roma alla Regione Lazio solo a gennaio 2022. Cosa può succedere in questo lasso di tempo? In questi ultimi anni di gestione della linea, non sono stati nemmeno eseguiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui convogli, figuriamoci sulla infrastruttura ferroviaria, in esercizio sulla Roma Lido. Serve una reazione immediata. Con la recrudescenza dei contagi da covid-19, in vista la ripresa delle attività scolastiche e lavorative durante i primi giorni di settembre, abbandonare i pendolari e i lavoratori al loro destino è un atto criminale. Serve immediatamente - continua Possanzini - un tavolo di crisi formato da Roma Capitale , Regione Lazio e tecnici del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, una vera e propria unità operativa d’emergenza in grado di gestire la linea ferroviaria Roma Lido in questi mesi di transizione”.