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Roma, la protesta dei ferrotranvieri

print03 novembre 2011 20:46
(AGR) ( AGR ) “Giù le mani dalle nostre buste paga…” inizia così la protesta dei lavoratori Atac che questa mattina hanno presidiato in forze il Campidoglio. Dopo la prima protesta in via Predestina, anche oggi alcune centinaia di lavoratori e operai sono andati in piazza l per dire no al taglio “ventilato”dei loro stipendi. Un taglio di 2-300 euro al mese, un salasso determinato dalla crisi insostenibile dell’azienda. I lavoratori però non ci stanno. Con i fischietti hanno dato vita ad una sorta di assedio sonoro al Campidoglio. “Non ci pagano gli straordinari, vogliono tagliarci gli stipendi ed aumentano le ore di lavoro. Così non si può andare avanti”. Addetti, operai, autisti, macchinisti, in particolare, hanno manifestato, chiedendo l’immediato ritiro, delle lettere inviate dall'Amministratore delegato Carlo Tosti. Lunedì prossimo, intanto, la prova generale. Il 7 novembre è infatti in programma lo sciopero dell’Usb e della Faisa-Cisal a partire dalle 8,30 fino alle 17 e dalle 20 a fine servizio. Bus, tram e metropolitane rischiano uno stop e sono a rischio anche le 73 linee periferiche gestite dalla Tpl. La protesta cresce: “Se non riceveremo rassicurazioni circa il nostro futuro e  >l'amministratore delegato non strappa quella lettere bloccheremo la Capitale ad oltranza e senza preavviso”.

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