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Roma, il balletto dei treni della metropolitana, tra guasti, malfunzionamenti e manomissione delle attrezzature

Carpano (lista Calenda): abbiamo appreso che una larga parte del parco treni è fuori uso o utilizzato in maniera impropria, quindi esiste un "allarme sicurezza" reale. Inoltre, l’Assessore Patanè ha parlato apertamente di manomissione del tornio alla stazione metro Magliana

printDi :: 02 marzo 2022 17:25
Roma, il balletto dei treni della metropolitana, tra guasti, malfunzionamenti e manomissione delle attrezzature

(AGR) Un vero e proprio balletto dei treni. Improvvisamente tutto il materiale rotabile di Roma rischia di restare nei depositi. Un'epidemia che dalla Roma-Lido sta rapidamente contagiando anche la metropolitana. Dalle opposizioni arriva una preoccupata disamina della situazione. Nel frattempo i pendolari con il cuore in gola restano alla finestra, in attesa di sapere con quale futuro dovranno confropntarsi. “I passeggeri della Roma-Lido – la sola infrastruttura che collega il X° municipio (230mila abitanti, come Messina) al resto della città – si sentono trattati come cittadini di serie B. - si legge su una nota di Francesco Carpano, consigliere comunale Lista Calenda, che inijzia dalla situazione attuale in cui versa la Roma-Lido la sua disamina - Sulla Roma-Lido passa un treno ogni mezz’ora perché la linea ha pochi treni, il ché provoca attese snervanti e disagi per chi deve andare a lavorare e studiare ogni mattina, oltre ai rischi sanitari connessi al mancato distanziamento, visto che i treni sono sempre affollati.

Come se non bastasse, nei prossimi mesi finirà lo stato di emergenza da pandemia, e con esso gran parte del lavoro a distanza che tiene molti passeggeri lontani dai mezzi pubblici. E’ fondamentale che sulla linea ci siano più treni per dare corse più frequenti, ora e in vista della riduzione del lavoro a distanza, ma c’è un problema. Per aumentare le corse il Comune vorrebbe recuperare i vecchi treni ammalorati, che non hanno fatto le revisioni e con limiti di percorrenza superati.

 
A riguardo e per la Roma-Lido l’assessore Patané aveva promesso che, grazie al recupero di questi treni, per metà gennaio ci sarebbero stati 7 treni sulla linea, ma ad oggi, a distanza di un mese e mezzo, ce ne sono solo 3 in circolazione, più un altro che potrà essere utilizzato solo con controlli frequenti e comunque per non più di 10 mesi. Le corse, infatti, restano una ogni mezz’ora... Come Lista Calenda avevamo proposto di fare una cosa semplice: spostare due treni dalla metropolitana di Roma, più affidabili, sulla Roma-Lido. La Regione Lazio ha acconsentito di coprire i costi che ne deriverebbero e per la metropolitana di Roma sarebbe stato un sacrificio sostenibile.

Patané, invece, si è opposto, dicendo che ci vorrebbe troppo tempo (5 mesi), ma il vero motivo è un altro. A luglio infatti ATAC, la società che gestisce attualmente la linea, cederà la stessa a Cotral, un’altra società di trasporto pubblico, e quindi il Comune non vuole cedere due treni che sa non torneranno più. Ma continuare ad utilizzare i vecchi treni sta esponendo i cittadini a seri pericoli. Venerdì scorso l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie ha infatti multato l’ATAC per aver utilizzato un treno che non poteva più circolare, nonostante la stessa Agenzia avesse già detto ad ATAC di non poterlo più utilizzare. - continua la disamina di Carpano - Eppure la Roma-Lido ha un grande potenziale, se unita alla Linea B creerebbe un’unica linea metropolitana dal mare fino a Rebibbia o Jonio, e viceversa. Ecco perché il Piano Regolatore del 2008 prima e il X° municipio dopo ne avevano previsto l’unificazione, rimasta sulla carta". Questo l'antefatto, ma oggi arriva una nuova notizia "bomba" che prospetta in un tempo non molto lontano un futuro nerissimo per il trasporto urbano. 

“Il fermo dei convogli della metro B e della Roma-Lido  - continua Carpano - è purtroppo un argomento che abbiamo anticipato durante la campagna elettorale: se non fai manutenzione per anni e poi non poni rimedio all’emergenza con procedure straordinarie, è abbastanza prevedibile il fermo totale dei trasporti. Abbiamo appreso, oggi, dallo stresso Patanè che una larga parte del parco treni è fuori uso o utilizzato in maniera impropria, quindi esiste una sorta di "allarme sicurezza" reale. Inoltre, l’Assessore ha parlato apertamente di ‘fatto gravissimo” relativamente alla manomissione del tornio alla stazione metro Magliana, che segue di una settimana quella di altri componenti tecnici, sempre all’Eur.

Atac avrebbe sporto denuncia sull'accaduto e le forze dell’ordine se ne starebbero occupando ma la questione non è da sottovalutare. Com’è possibile che nel 2022, Roma Capitale e le aziende che si occupano di servizi così importanti non abbiano standard di sicurezza adeguati?  Com’è possibile che si debba impiegare personale per “sorvegliare a vista” un tornio ed evitare che accadano simili episodi?  C’è seriamente da preoccuparsi. Cosa dire al direttore generale di Atac Alberto Zorzan, appena nominato? In bocca al lupo e faccia presto”.

Dal M5S Paolo Ferrara attacca "Invece di gridare a complotti assessore Patanè pensi a programma serio di manutenzioni e incentivi revisioni veloci. - afferma - La banda del buco colpisce ancora: sulla metro B1 sarebbero disponibili solo 13 convogli su 37, con la linea che ieri è rimasta chiusa dalle 06.30 alle 19.30. L'assessore Eugenio Patanè - continua Ferrara - grida al complotto e avanza l'ombra del sabotaggio su di un tornio che avrebbe causato l'interruzione dell'intera circolazione. Eppure la storia è nota: i locomotori guasti sono 5, altri 4 sono in revisione perché hanno superato la soglia di 1,6 milioni di km. La stessa situazione di penosa penuria dei treni si registra sulla tratta Roma-Lido. Insomma, invece di gridare ad un complotto... pensiamo a un programma sostenibile di manutenzioni e attivi delle revisioni veloci, precise e affidabili".

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