Roma e Latina, traffico illecito di rifiuti, indagine della DDA: quattro persone ai domiciliari
Il Giudice ha disposto l' arresto ai domiciliari di quattro pesone, il sequestro preventivo delle quote societarie e dei complessi aziendali di tre distinte società che gestivano Centri raccolta a Latina. Il sequestro preventivo di una cinquantina di automezzi impiegati per lo smaltimento
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Carabinieri operazione rifiuti Roma/Latina
(AGR) Questa mattina è stata data esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure personali e reali, emessa dal GIP del Tribunale di Roma su richiesta della Procura di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia – all’esito di un’attività di indagine che ha riguardato un ingente traffico illecito di rifiuti speciali e non, che, raccolti in violazione della normativa di settore da una serie di soggetti nei territori delle province di Roma e Latina, venivano poi conferiti senza alcun titolo e in maniera non tracciata presso dei centri raccolta del capoluogo pontino. I reati contestati sono quelli di associazione organizzata per il traffico illecito di rifiuti (art. 452 quaterdecies CP), di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256 comma 1 lett. a e b del d.lgs 152/2006), di violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari (art. 258 comma 4 del d.lgs 152/2006), di riciclaggio (648 bis CP).
Sulla scorta dei gravi indizi di colpevolezza raccolti, il Giudice ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di quattro soggetti, il sequestro preventivo delle quote societarie e dei complessi aziendali di tre distinte società che gestivano centri raccolta a Latina – affidati ad un amministratore giudiziario – nonché il sequestro preventivo di una cinquantina di automezzi impiegati per la raccolta, il trasporto e l’illecito conferimento dei rifiuti.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento, in fase di indagini preliminari, gli indagati devono ritenersi innocenti fino a un eventuale definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.